“La sostenibilità non è un pranzo di gala”. Di questo ne siamo certi: la sostenibilità, quella vera, significa adottare pratiche e comportamenti sostenibili in modo continuo e duraturo. Abbiamo chiesto a Enrico Marramiero, imprenditore enologico quali sono le radici del suo impegno e i benefici della Certificazione Equalitas ottenuta di recente per la Cantina Marramiero.
Qual è stata l’ispirazione principale dietro il vostro impegno verso la sostenibilità e cosa vi ha spinto a ottenere la Certificazione Equalitas?
L’impegno verso la sostenibilità viene da lontano. È il fondatore Dante Marramiero che ha sempre interpretato l’attività imprenditoriale come un modo per creare valore che fosse distribuito tra tutti gli stakeholder, ponendo sempre al primo posto l’uomo e l’ambiente. Con la Certificazione Equalitas sia per la cantina che per il prodotto Inferi Montepulciano d’Abruzzo Sottozona Terre dei Vestini, ci siamo voluti confrontare con un ente terzo che potesse certificare il nostro impegno e che potesse anche essere utilizzato a fini promozionali su alcuni mercati internazionali, in particolare del Nord Europa, dove viene particolarmente apprezzata.
Potrebbe condividere un esempio concreto di come l’azienda Marramiero ha migliorato la sostenibilità in ciascuno dei tre pilastri (sociale, economico, ambientale) e quali benefici ne avete riscontrato?
Dal punto di vista ambientale gli esempi sono molteplici. Sotto il profilo energetico si passa dall’installazione di pannelli fotovoltaici e delle lampade a led che hanno diminuito in maniera considerevole i nostri consumi dal punto di vista attivo all’utilizzo di cappotti sottili formati da nanoparticelle di aerogel che li hanno diminuiti in termini passivi con l’aggiunta che a fine vita il materiale può essere riciclato in quanto non è rifiuto speciale. In campagna utilizziamo sistemi di monitoraggio dei parametri climatici con lo scopo di prevedere sviluppi di malattie e diminuire l’impatto dei trattamenti, effettuiamo vendemmie nei momenti più freschi della giornata per diminuire l’uso del freddo nel processo ed effettuiamo l’inerbimento del vigneto per implementare la biodiversità e la fertilità del suolo. Nel processo produttivo si utilizzano tappi riciclabili derivanti da materiali rinnovabili di origine vegetale con impronta di carbonio netta neutra, cartone riciclato per il packaging aziendale, barriques con legni provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile e tracciabile,
Dal punto di vista sociale, l’azienda Marramiero è attenta alle esigenze del territorio che cerca di sostenere dando contributi economici ad iniziative sportive e culturali.
Inoltre promuove tirocini di ogni genere attraverso accordi con università ed istituti secondari, favorisce la formazione continua dei dipendenti e garantisce l’assenza di politiche discriminatorie sia per quanto riguarda il genere che la razza o la religione.
Infine dal punto di vista economico, si pone attenzione: al risparmio delle risorse come l’acqua che viene recuperata per i diversi cicli di lavaggio, e che poi viene depurata con un sistema di fitodepurazione; al risparmio delle materie prime diminuendo sia lo spessore dei film per l’imballaggio dei bancali sia il peso delle bottiglie in vetro in modo da utilizzare meno materia prima ed avere minori emissioni ci CO2 nei trasporti. Inoltre si utilizzano tappi di sughero di qualità certificata con riduzione significativa degli scarti e si usa l’ozono per sanificare gli impianti.
Quali consigli o suggerimenti darebbe ad altre aziende che desiderano impegnarsi verso la sostenibilità e magari ottenere una certificazione simile?
Il primo fondamentale consiglio è che la sostenibilità conviene. E’ un investimento il cui ritorno molte volte è già nel breve termine, come nei casi di risparmio energetico e di materie prime e comunque lo è sempre nel medio lungo migliorando le condizioni dell’ambiente in cui viviamo, delle persone che collaborano con noi e del territorio in cui la nostra azienda opera.
Ed il ritorno non è solo economico ma è importante anche in termini di clima aziendale e di attrattività verso i giovani talenti e valorizzazione del territorio dove l’azienda opera. La certificazione è anche importante perché serve a testimoniare a terzi i valori alla base dell’attività imprenditoriale migliorando di conseguenza l’immagine dell’azienda e dei suoi prodotti.
La filiera produttiva del mondo del vino che si incammina sui temi della sostenibilità che vantaggi potrebbe portare in termini di competitività territoriale?
I vantaggi sono molteplici in quanto, come ripeteva mio padre, non si può produrre un prodotto di valore in un territorio che non esprima valore. La filiera vitivinicola ne gode sia dal punto di vista dell’efficienza in quanto vi è un risparmio di costi, ma anche dal punto di vista dell’efficacia in quanto si possono aprire nuovi mercati particolarmente sensibili al tema della sostenibilità e ne scaturisce una maggiore attrattività del territorio anche ai fini enoturistici.
Potrebbe inoltre essere un elemento molto importante per aumentare la collaborazione tra le cantine, tramite lo scambio di best practice e la collaborazione sia ai fini commerciali, come corner aziendali dove ospitare i prodotti dei colleghi o altri prodotti tipici locali alimentari e artigianali, ma anche tra queste e le altre organizzazioni impegnate per il sviluppo territoriale.
Guardando al futuro, quali sono le vostre prossime sfide e obiettivi in termini di sostenibilità e come pensate di affrontarle?
Le sfide sono molteplici e continue. Uno dei pilastri è quella della digitalizzazione di tutti i processi. La sostenibilità passa dalla misurazione dei dati per porsi obiettivi misurabili in termini di risparmio bisogna innanzitutto recepire il dato nella maniera più automatica e immediata possibile. A tal fine entro il 2024 la cantina si doterà di un sistema di misura digitale diviso per comparti per quanto riguarda l’energia e i consumi idrici in modo da capire dove si possono annidare eventuali inefficienze ed intervenire opportunamente.
Un’altra sfida è rappresentata dall’implementazione di un sistema di monitoraggio e controllo multifattoriale dell’insieme “Terreno/Vigneto/Clima”, basata su dati oggettivi, che possa permettere lo sviluppo di una viticoltura sempre più ragionata e sostenibile. A ciò si aggiunge la promozione della sostenibilità su tutta la filiera in particolare nella scelta dei fornitori e nello studio del ciclo di vita dei prodotti che utilizziamo dotandoci anche di strumenti e programmi che ci aiutino nelle scelte.
Si stanno portando avanti anche progetti per la sostituzione di mezzi aziendali passando dal motore tradizionale all’ibrido e all’elettrico e la conseguente installazione di colonnine di ricarica in cantina alimentate dal nostro fotovoltaico. E poi fondamentale continuare l’investimento continuo nella formazione dei collaboratori ed arrivare a creare in azienda un sistema moderno di welfare aziendale