In Primo Piano
di Maura Di Marco, responsabile ufficio comunicazione e addetta stampa Camera di commercio Chieti Pescara
Pezzi unici come le persone che vivono questo mondo
Quando le donne si muovono, sono in grado di far girare il mondo. Un mondo di nuove opportunità e doppie possibilità. Perché le donne, e ci dispiace dirlo per gli uomini, hanno una visione diversa. Sono capaci di immaginare il futuro dei loro cuccioli e di tutte le persone di cui si prendono cura quotidianamente e tra queste, in occasione di Visionaria, ci sono state anche persone che avevano voglia e abbastanza forza e determinazione per rinascere. Queste sono le donne e gli uomini degli istituti circondariali di Vasto e Chieti. L’idea nasce intorno al tavolo di lavoro del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio Chieti Pescara. Le diciotto donne che ne fanno parte hanno detto sì all’idea di dare a queste persone una occasione per rinascere e di tornare fuori con un manufatto, una opera fatta dalle loro mani (e dal loro cuore). Nell’epoca dell’intelligenza artificiale, torna a splendere l’intelligenza emotiva: la tecnologia resta fuori dagli istituti penitenziari. A regalare una seconda vita, ci pensa la cura e l’attenzione del comitato dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio Chieti Pescara, delle sue donne e di tante altre donne e uomini che, con il loro carisma, si sono messi all’opera. Ci sono le donne e gli uomini dei due istituti circondariali e poi ci sono le donne e gli uomini delle associazioni antiviolenza Alpha e Dafne. Prende forma nell’atelier De Thomas, azienda con oltre 50 anni di esperienza sul su misura, il carta modello della shopper Visionaria. Simona De Thomasis, la titolare, insieme a Rita Annecchini di Pianeta Moda e a Fabrizio Colantonio di Gissi, recuperano tutti gli scarti di stoffa fermi nelle loro aziende. Tiziano Di Ubaldo dell’azienda Fashion Tex ci mette i manici. Ritagli di modelli, spesso avanzi di abiti raffinati. Quei pezzi di vita entrano dentro luoghi in cui non ci sono più “avanzi di galera” ma donne e uomini che hanno commesso degli errori o che sono state vittime di violenza. A loro viene offerta la possibilità di ricucire le ferite. Non solo entra il carta modello nelle carceri ma viene fatta, sempre a cura della De Thomas, una formazione qualificata in modo che i detenuti potessero acquisire delle nuove competenze da spendere in futuro. Mia nonna mi diceva sempre che il dolore non si cancella con la testa ma con il lavoro delle mani. Ed è con questo lavoro di mani, sono state prodotte le shopper di Visionaria, pezzi unici al mondo. Nessuna shopper è uguale all’altra. Cosi come, nessuna persona, anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale, è uguale all’altra. Ognuno uscirà da Visionaria con addosso una storia. Innanzi tutto la sua. E poi quella di persone che hanno incominciato dai laboratori degli istituti a riscrivere la propria e che aspettano che quel filo li riconduca fuori. Per ricominciare. Per rinascere. Per rivivere. A sugellare il tutto, un bottone fatto all’uncinetto, che richiama il segno rosso di Visionaria, realizzato a mano dalla community di YARN BOMBING, composta da donne che hanno deciso anche loro, con le loro mani, di dare una seconda vita a qualcosa. Il borgo di Trivento stava per essere completamente spopolato. Lucia Santorelli, insieme ad una manciata di altre persone, ha cominciato a coinvolgere il paese nella realizzazione di opere all’uncinetto per abbellire le strade (alcuni pezzi sono stati donati per gli allestimenti di Visionaria). Quelle opere, grazie anche all’azione dei social, sono diventate degli elementi di attrazione. E quelle donne, che prima si contavano su una mano, sono diventate decine e poi centinaia ed ora migliaia. Trivento è diventata famosa per essere un esempio di borgo rivitalizzato mente YARN BOMBING è riuscita a trasformare la tradizionale arte dell’uncinetto in opere di street art collettive che adesso sono finite, grazie alla straordinarietà della vita, in Visionaria. Quale modello di intelligenza artificiale avrebbe potuto generare tutto questo?
Dopo gli studi classici e il diploma di tipografo, si trasferisce in Germania, dove muove i primi passi partecipando a concorsi e seminari al Festival Internazionale del Fumetto di Erlangen, Germania (biennale considerata l’equivalente di Angoulême Francia). Rientrato in Italia nel 1997, ha collaborato per le principali case editrici come illustratore e ha iniziato a insegnare nelle principali scuole di fumetto. Nel 1998 entra in Disney-Italia e inizia la sua collaborazione come disegnatore sul personaggio di Topolino, a poi lavorato come storyboard artist, character design e background artist per la Movimenti production. Nel 2009 ha iniziato la sua prima serie Karl & Klee (Western animalier) come sceneggiatore, disegnatore e colorista. Contemporaneamente in Italia lavora come scenografo per il parco divertimenti Magicland (Rainbow), e come concept artist per un videogioco (Terra Linda). Attualmente continua la sua collaborazione in Francia con sceneggiatori Francesi.


Maura Di Marco
Mi chiamavano la bambina dei “perché”. Molto curiosa ed attenta ad ogni sfumatura, cerco sempre di andare a fondo delle cose. Solo così mi sento in un “imperfetto” equilibrio con il mondo e la cosa mi piace tanto.
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