Il punto di vista

di Valentina Sorgato

il punto di vista

Francesca Caldarelli e l’impresa di essere madre e donna di successo

Francesca Caldarelli: madre, imprenditrice, organizzatrice di eventi, influencer e, da poco, anche protagonista di format tv dedicati alla mise en place. Sempre alla tavola ed alla mise en place ha dedicato due serate, questa estate, in occasione di Mediterranea, la mostra dei tipici agroalimentari abruzzesi, apparecchiate con le eccellenze del territorio ed imbandite di ogni bontà del territorio.  Nel corso della sua carriera, Francesca Caldarelli è riuscita a costruire una solida reputazione. Nonostante il legame con il noto pilota di Formula 1, Antonio Liuzzi, Francesca ha sempre preferito tracciare la propria strada, conciliando il suo ruolo di madre con quello di professionista. Una grande impresa che sta generando i suoi frutti.

Come è iniziata la tua avventura come imprenditrice e organizzatrice di eventi?
La mia avventura è cominciata a Pescara, precisamente con lo stabilimento Penelope a mare. Da lì, ho iniziato a dedicarmi all’organizzazione di eventi, all’inizio solo all’interno della location stessa, per poi espandermi all’esterno. In quegli anni ho affrontato una serie di sfide, soprattutto legate al tempo e alla necessità di gestire una società dedicata a queste attività. La mia carriera, in realtà, è partita dal mondo dei locali notturni e delle discoteche, dove ho iniziato quasi per gioco, immersa nella nightlife. È stato proprio in quel contesto che ho acquisito consapevolezza delle mie capacità: organizzare eventi e gestire locali erano attività in cui mi sentivo davvero a mio agio. Tuttavia, con la nascita di mia figlia Sole, tutto è cambiato. Ho capito che lavorare di notte, mentre ero impegnata con l’allattamento, era diventato insostenibile. Arrivare a casa all’alba e fermarsi nel bel mezzo del lavoro per accudire mia figlia era una sfida naturale, che ha segnato una svolta nella mia vita. Ogni fase della vita, secondo me, deve avere un inizio e una fine, e io ho capito che era arrivato il momento di cambiare direzione. Ogni cosa deve essere adeguata alla propria età e al proprio contesto di vita.

Per molti sei conosciuta come la “moglie di” (il marito è il noto pilota di formula 1 Antonio Liuzzi) ma, invece, come definiresti te stessa?
Se fossi stata semplicemente “la moglie di”, avrei potuto tranquillamente godermi la vita stando a casa, ma non è mai stato questo il mio obiettivo. Sono fiera e orgogliosa di ciò che ho costruito. C’è stato, in effetti, un periodo in cui qualcuno ha scherzato dicendo che Antonio fosse “il marito di”, proprio per via della mia visibilità come imprenditrice. Mio marito mi ha sempre sostenuta, è talmente sicuro di sé da essere il mio primo supporter. Questo sostegno, unito alla mia determinazione, mi ha permesso di continuare a inseguire i miei sogni. Sono sicuramente fortunata, perché ho avuto il privilegio di una famiglia che mi sostiene, ma lavorare tanto è una scelta che faccio ogni giorno. La mia vita richiede una pianificazione costante, tra il lavoro e la gestione della famiglia. Mio marito scherza spesso dicendo che sarei perfettamente in grado di organizzare anche la NASA, ma è proprio questa capacità di organizzare che mi permette di trovare un equilibrio tra carriera e vita privata.

Come è cambiata la tua visione del lavoro e della vita con la maternità?
Quando sono diventata madre, la mia vita è cambiata radicalmente. Ho sempre creduto nel merito e ho lavorato duramente per ottenere ciò che ho, ma la maternità ha cambiato completamente la mia scala di priorità. Si tratta di un mix di fortuna, capacità e presenza. Ho sempre pensato che il mio lavoro fosse costruito su misura per me, come se ogni esperienza mi avesse preparato a ciò che faccio oggi, pezzetto dopo pezzetto. Lavorare con una bambina piccola richiede molti sacrifici. Spesso, dopo aver messo a letto mia figlia, riprendo a lavorare anche alle 22, perché è l’unico momento in cui posso concentrarmi al massimo. Ho poche amiche, ma quelle che ho sono fidate, perché il tempo da dedicare ai rapporti sociali è davvero limitato. Ho dovuto dire no a tanti progetti, anche interessanti, proprio perché la mia priorità è la mia famiglia. Non credo sia giusto giudicare le scelte delle altre madri, ogni situazione è unica. Tuttavia, non condivido l’atteggiamento di chi approfitta della propria maternità per tralasciare tutto il resto. Dopo la nascita di mia figlia, ho dovuto riorganizzare completamente la mia vita, sacrificando molto di più rispetto a prima. Certo, ho ricevuto aiuti, ma la prima a darmi una mano sono sempre stata io stessa. Non mi sono mai sentita inferiore agli altri, eccetto qualche raro momento di incertezza. Essere madre mi ha reso più forte e determinata nel mio percorso professionale.

Come vedi l’Abruzzo, la tua regione d’origine?
L’Abruzzo è una regione ricca di potenziale, con tante figure potenti e eccellenti in diversi settori. C’è una forte voglia di crescere, ma credo ci sia ancora molto da fare in termini di promozione e valorizzazione delle nostre risorse. Non sempre l’immagine che abbiamo di noi stessi arriva fuori, e questo è un peccato, perché l’Abruzzo ha tanto da offrire. Una delle cose che mancano, secondo me, sono strutture adeguate a supportare il turismo di qualità. Abbiamo una natura straordinaria, con paesaggi mozzafiato e meraviglie nascoste, ma questo non è sufficiente. Servono infrastrutture moderne e servizi ricettivi in grado di rispondere a una domanda turistica sempre più esigente. La Camera di Commercio di Chieti Pescara, ad esempio, sta facendo un ottimo lavoro, ma ci sarebbe bisogno di altre strutture simili per valorizzare ancora di più quello che abbiamo. Ci mancano, inoltre, un Grand Hotel, un Grand Bar, una grande piazza che possa diventare il cuore pulsante della vita sociale e turistica della regione. Questi sono elementi fondamentali per rendere l’Abruzzo una destinazione davvero attrattiva dal punto di vista turistico. La bellezza della natura non può bastare, bisogna creare anche un contesto in cui le persone possano godere al massimo delle loro esperienze qui.

Francesca Caldarelli

Organizzatrice di eventi

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