InNovazione

La ceramica di Rapino: Un’antica tradizione rinnovata da due giovani imprenditori

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Fabio Amoroso (F) e Terenzio Michelli (T), due artigiani della ceramica che, pur lavorando in laboratori distinti e percorrendo percorsi imprenditoriali indipendenti, condividono una passione profonda per l’arte ceramica e un forte legame con Rapino, un piccolo comune abruzzese che vanta una grande tradizione in questo settore. Scopriamo come la loro arte si intreccia con il presente e il futuro di un territorio ricco di storia.

Fabio e Terenzio, ci raccontate come sono nate le vostre attività e quali sono stati i principali passi della vostra crescita?
T: “La mia passione per la ceramica affonda le radici nella mia famiglia, in particolare in mia madre, ceramista e insegnante d’arte. Ho deciso di aprire il mio laboratorio con l’intento di sperimentare nuove forme e tecniche, pur mantenendo il legame con la tradizione. All’inizio è stato difficile farmi conoscere oltre la nostra regione, ma nel tempo ho costruito una rete di clienti affezionati. Oggi il mio laboratorio è un punto di riferimento per chi cerca pezzi unici che combinano tradizione e design contemporaneo.”

F: “La mia avventura con la ceramica è iniziata dopo l’università, come autodidatta. Quando ho aperto il mio laboratorio, ho scelto di specializzarmi in uno stile che richiamasse fortemente il nostro territorio. Il passaparola è stato fondamentale per farmi conoscere e crescere.”

Quali sono stati i momenti più difficili e come li avete superati?
F:
“Sicuramente i primi anni sono stati i più difficili. Creare un’attività da zero in un settore così legato alla tradizione richiede molta dedizione. Ho dovuto imparare a gestire tutto, non solo la ceramica, ma anche l’aspetto imprenditoriale: dai fornitori alla promozione del mio lavoro.”
T: “I periodi più difficili sono quelli in cui il mercato cambia, come durante la pandemia, che ci ha spinto a ripensare il nostro modo di vendere. Da quel momento ho iniziato a esplorare il mondo digitale, che mi ha aperto nuove prospettive e fonti di ispirazione.”

Rapino è un punto di riferimento per la ceramica abruzzese. In che modo la vostra produzione è influenzata dalla tradizione locale?

F: “La ceramica di Rapino ha un’identità forte, con motivi e colori facilmente riconoscibili. Fin dall’inizio, ho cercato di dare un’impronta più contemporanea ai miei lavori, pur rispettando le radici della tradizione locale. La ceramica di Rapino è stata, in effetti, una fonte di ispirazione e di stimolo per l’evoluzione del mio stile.”
T: “Anch’io sono molto legato alla tradizione, ma in questi anni mi sono concentrato maggiormente sulla forma. Per me, la musica è una grande fonte di ispirazione; non potrei creare senza ascoltare un buon pezzo di jazz!”
Sappiamo che collaborate con associazioni locali e organizzate corsi di ceramica in paesi come Rapino, Guardiagrele e Pennapiedimonte.

Quanto è importante per voi questo aspetto del vostro lavoro?
F: “Per me è fondamentale restituire qualcosa alla comunità. Collaboro con diverse associazioni locali per promuovere la ceramica come risorsa culturale ed economica. Nei corsi che organizziamo, insegniamo non solo le tecniche di base, ma anche il valore della manualità e della creatività.”
T: “Nei piccoli borghi come Rapino, Guardiagrele e Pennapiedimonte c’è un patrimonio artistico straordinario, ma spesso si soffre per lo spopolamento. Organizzare corsi di ceramica è un modo per tenere viva una tradizione e, allo stesso tempo, offrire nuove opportunità ai giovani.”

Quanto è importante il digitale per la vostra attività?
F: “Il digitale è ormai fondamentale. Ho iniziato con uno shop online su Etsy, e i social mi aiutano a raggiungere clienti in tutta Italia e all’estero.”
T: “Inizialmente ero scettico, ma ora ho capito quanto i social siano una vetrina potente. Instagram e Facebook sono diventati strumenti imprescindibili per far conoscere le nuove collezioni e interagire con i clienti.”

Avete scelto di affidarvi ai marketplace o preferite una vendita diretta?
F: “Utilizzo entrambi i canali. Etsy mi permette di raggiungere il pubblico internazionale, mentre il mio laboratorio è l’ideale per chi vuole vedere i pezzi dal vivo. Avere diversi canali aiuta a diversificare le entrate.”
T: “Per il momento preferisco la vendita diretta, ma sto valutando di entrare su piattaforme come Etsy, sempre con l’intento di mantenere un rapporto personale con i miei clienti.”

Quanto è importante oggi il marketing narrativo per un artigiano?
F: “Il marketing narrativo è essenziale. Raccontare la storia dietro a un pezzo lo rende unico e più prezioso per chi lo acquista.”
T: “Concordo. Spiegare il processo creativo, la ricerca dei materiali e il legame con la tradizione è fondamentale per far comprendere il valore del nostro lavoro.”

Quali sono i vostri progetti futuri?
F: “Mi piacerebbe esplorare nuove tecniche ceramiche e continuare a portare avanti il mio impegno nel sociale.”
T: “Io mi sto concentrando principalmente sui corsi di ceramica. A Rapino abbiamo una struttura eccellente, come il ‘Museo delle Ceramiche’, che sarebbe perfetta per organizzare eventi e corsi.”

L’artigianato è ancora una strada percorribile per i giovani? F: “Assolutamente sì. Ma è una strada che richiede passione, pazienza e la capacità di innovare.” T: “Sì, ma bisogna essere pronti a investire tempo e impegno. L’artigianato è un mestiere che richiede dedizione per costruire una reputazione.” Le storie di Fabio Amoroso e Terenzio Michelli ci ricordano che l’artigianato, seppur radicato nella tradizione, può essere una strada affascinante e piena di opportunità, soprattutto quando si unisce alla passione per l’innovazione. Il loro impegno nel mantenere viva la ceramica di Rapino e nel coinvolgere le nuove generazioni dimostra come l’artigianato possa essere al contempo un’opportunità di crescita culturale, economica e sociale per il nostro territorio.

Lisa Di Bello

Digital Promoter del Punto Impresa Digitale della CCIAA Chieti - Pescara, formatrice nelle scuole e tra la gente di temi relativi al digitale. Amo la montagna e le salite, leggo romanzi e mi circondo di gente allegra.