La movimentazione anagrafica delle imprese nel 2023

di Renato De Iuliis

Il sistema locale delle imprese nel 2023

Sono stati pubblicati da Infocamere-Movimprese i dati aggiornati al 31 dicembre 2023 relativi alla movimentazione anagrafica ricavata dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio; le imprese registrate nella provincia di Chieti risultano 43.894 (erano 44.095 al 30 settembre 2023), di cui 38.334 attive, 36.553 in quella di Pescara (erano 36.836 nel secondo trimestre 2023) di cui 30.454 attive, che corrispondono insieme al 55,3% delle complessive 148.232 imprese abruzzesi (erano 148.232 alla fine di settembre 2023), di cui 123.773 attive.

Il confronto con il 2008 mostra sempre un trend positivo per la provincia di Pescara che da 35.473 ditte è cresciuta del 3,0%, e uno negativo per la provincia di Chieti che da 47.776 unità è diminuita dell’ 8,1%; in calo, poco più modesto, anche l’andamento regionale (-2,9%).

In particolare, nel corso del 2023 la tendenza dello stock complessivo delle imprese abruzzesi rispetto al 2022 mostra un segno negativo (- 2,07% con ben 3.071 imprese in meno) così come gli andamenti delle due province, anche se con meno marcato il decremento: – 1,09% con – 484 imprese a Chieti; – 1,14% con – 423 imprese a Pescara.

Con riferimento ai settori di attività economica sono sempre le imprese del settore commercio a confermare il primato, che in Abruzzo continuano a rappresentare il comparto più consistente (32.454 unità, 22,3% sul totale, erano 33.694 nel 2022), con prevalenza nella provincia di Pescara con 9.714 unità (29,9% del totale regionale, erano 10.010 l’anno precedente) mentre a Chieti risultano 8.842 unità (27,2% rispetto al totale abruzzese, erano 8.955 nel 2022). Il commercio si conferma come una delle attività più diffuse anche nelle province considerate essendo svolto dal 26,6% di quelle pescaresi e dal 20,1% di quelle chietine, dove però a prevalere resta sempre il settore dell’agricoltura con 11.586 (il 46,4% rispetto al totale regionale e il 26,4% di tutte le ditte della provincia) comunque in decrescita del 4,4% rispetto alle 12.121 ditte del 2022. Il commercio durante il corso del 2023 ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ancora un decremento sia a livello regionale (-3,7% con – 1.240 imprese) che a livello provinciale, meno marcato nella provincia di Chieti (-1,3% con 113 ditte in meno), maggiore in quella di Pescara (-3,0% con 296 ditte in meno).

Il settore agricolo si conferma il secondo settore più rilevante, svolta in Abruzzo da 24.944 imprese (il 17,16% sul totale) con maggior peso a Chieti (11.586 imprese pari al 46,4% del totale regionale) mentre le 3.951 unità di Pescara ne rappresentano il 15,8%.

L’agricoltura continua a rappresentare nella provincia di Chieti l’attività per la quale risulta maggiormente vocata, essendo svolta dal 26,4% delle imprese, valore di molto superiore a quello regionale (17,2%) e ancor di più a quello pescarese (10,8%), anche se pure nel corso 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, è continuato il calo delle imprese sia a Chieti (-4,4% con – 535 ditte, che a Pescara (-4,1% con – 170 unità), entrambi in misura appena sotto il calo registrato a livello regionale (-4,5% con – 1.175 imprese).

L’industria delle costruzioni continua a spiccare come settore trainante con 19.151 imprese in Abruzzo (erano 19.528 nel 2022, con -1,9%% in conseguenza di 377 ditte in meno rispetto all’anno precedente), delle quali il 25,8% (pari a 4.950 unità con 17 unità in meno rispetto al 2022) a Chieti, e il 22,6% (pari a 4.410 ditte e 13 imprese in meno rispetto al 2022) a Pescara.

Nelle due province considerate la quota di imprese operanti nell’edilizia (Chieti: 11,3%; Pescara: 12,1%) è comunque appena inferiore al valore regionale (13,17%).

Le attività manifatturiere sono svolte, a livello regionale, da 12.754 imprese (delle quali 3.723 a Chieti e 2.847 a Pescara) pari all’ 8,77 del totale abruzzese (Chieti: 8,5% con –42 ditte rispetto al 22; Pescara: 7,8% con – 63 imprese rispetto al 2022), rilevandosi ancora un decremento percentuale dell’ordine del -3,1% a livello regionale, del -1,1% per la provincia di Chieti e del -2,2% per la provincia di Pescara.

Nel corso del 2023 pure l’industria in senso stretto ha fatto registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, un calo delle imprese a livello regionale (-3,0% con – 413 ditte) con un andamento meno severo a Chieti (-1,0% con una diminuzione di 39 ditte) e invece più in linea a Pescara (-2,0% con 62 ditte in meno). Il comparto delle imprese che si occupano dell’alloggio e ristorazione conferma il proprio ruolo strategico (in Abruzzo 11.596 di cui 2.668 a Pescara e 3.029 a Chieti) costituendo circa l’8% del totale (7,3% a Pescara e 6,9% a Chieti), dovendosi comunque segnalare un lieve decremento in consistenza (-1,5% con una riduzione di 174 ditte) sia in Abruzzo, che a Pescara (-1,4% con 38 ditte in meno), mentre un aumento a Chieti (+1,4% con 42 ditte in più).

Nel corso del 2023, sempre rispetto all’anno precedente, pur se confermata la tendenza alla contrazione del numero delle imprese registrate sia a livello regionale che provinciale, non essendo completamente bilanciata neppure dalla costante crescita nel comparto dei servizi, a livello complessivo si è tenuti a dover rilevare un decremento rispettivamente a livello regionale: -2,1% con 3.071 unità in meno, in provincia di Chieti: -1,1% con 484 unità in meno, e in provincia di Pescara: -1,1% con 423 ditte in meno.

Osservando in dettaglio la nati mortalità delle imprese relativa all’anno 2023, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni ha mostrato un trend con un segno negativo. Il saldo complessivo in regione è risultato pari a – 3.095 imprese nella regione, di cui 493 a Chieti e 425 a Pescara, con andamento del tasso di sviluppo (considerato come differenza tra tasso di attività e tasso di mortalità) mediamente anch’esso negativo (con valori in regione a -2,1, -1,2 in provincia di Pescara -1,1 in provincia di Chieti); tale fenomeno ha riguardato buona parte dei settori di attività, dovendosi però registrare valori ancora maggiormente negativi in agricoltura  (Abruzzo: -5,1, Chieti: -4,9, Pescara: -4,8), nelle attività manifatturiere (con un – 4,4 in Abruzzo; a Chieti:-2,4  e a Pescara:-3,8); nelle Costruzioni (-3,0 in regione, -0,9 a Chieti e -1,3 a Pescara,); nel commercio (- 5,2 in Abruzzo e – 3,0 a Chieti, e -4,2 a Pescara); ancora nel trasporto (Abruzzo:-5,2; Chieti: -3,6; Pescara: -4,5), e nelle attività di servizi di alloggio e ristorazione (con un – 4,7 in Abruzzo, -2,6 a Chieti; – 4,5 a Pescara); positivi invece nelle attività professionali (+0,5 in regione, +1,5 a Chieti, e +0,3 a Pescara) ancora tra le imprese non classificate il dato è fortemente positivo tanto da compensare in parte quello degli altri comparti (Abruzzo: +20,9; Chieti:  +23,4, Pescara: +20,7).

Per quanto attiene alle tipologie di forma giuridica, la distribuzione osservata a livello regionale (società di capitale: 30,6%, società di persone: 13,0%, imprese individuali: 53,7%, altre forme giuridiche: 2,7%) non è speculare nelle due province, in quanto a Chieti le imprese individuali continuano a mostrare un peso percentuale (60,5%) sensibilmente più alto di quello regionale al contrario delle altre tipologie (società di capitali: 26,3%, società di persone: 10,6%), e a Pescara continuano ad avere un peso specifico maggiore della media regionale le società di capitale (33,6%) e le società di persone (14,6%) mentre le imprese individuali sono poco meno rappresentate, con un valore di poco inferiore alla metà del totale (49,6%).

A livello regionale con 27.446 ditte registrate il settore artigiano rappresenta il 18,9% del sistema imprenditoriale, sebbene a Chieti (con 7.629 ditte) e a Pescara (con 6.381 ditte) continua a pesare lievemente meno (rispettivamente il 17,4% e il 17,5%).

Approfondendo l’analisi settoriale la maggior parte delle imprese artigiane si occupa di edilizia (34,7% in Abruzzo, 30,4% a Pescara e 34,4% a Chieti). A seguire per numerosità quelle che svolgono attività manifatturiere (21,6% nella regione, 21,8% a Pescara, 21,4% a Chieti). Tra le più rappresentate sono anche le altre attività di servizi (19,1% in Abruzzo, 19,6% a Chieti e 21,3% a Pescara). Gli altri settori di attività economica costituiscono quote limitate che non arrivano alle due cifre decimali, tra cui si distinguono il commercio (7,5% in Abruzzo, 8,2% a Chieti e 7,2% a Pescara) ed il trasporto (4,4% in Abruzzo, 3,9% a Chieti e 5,6% a Pescara).

Anche durante il 2023 rispetto all’anno precedente è proseguita, la fase discendente dello stock di imprese artigiane sia a livello regionale, (-3,0%) sia nelle province di Chieti e Pescara (entrambe con una variazione del -1,1%). Tale riscontro conferma comunque il trend in flessione riscontrato già da anni che ha visto le imprese artigiane diminuire rispetto al 2007 del 24,9% in Abruzzo (erano 36.524), del 26,6% nella provincia di Chieti (erano 10.389) e del 23,2% in quella di Pescara (erano 8.309).

Le imprese giovanili, che in Abruzzo contano 13.180 imprese attive (erano 13.695 nel 2022), si distribuiscono con 3.697 unità a Chieti (28,1% del totale regionale, erano 3.777 l’anno prima) e 3.326 a Pescara (25,2%, erano 3.466 nel 2022). Nel 2023 in Abruzzo sono diminuite del 3,8% (515 unità in meno) rispetto al 2022 e hanno rilevato flessioni sia a Chieti (-2,2% con -80 unità) sia a Pescara (-4,2% con -140 unità).

Le imprese femminili attive in regione si attestano a 32.503 (erano 33.481 nel 2022), confermando di rappresentare il 26% di tutte le imprese attive) e risultano maggiormente presenti a Chieti (11.145 in diminuzione rispetto alle 11.338 del 2022, costituenti il 29% di tutte le imprese attive nella provincia) rispetto a Pescara (7.350 in calo rispetto alle 7.559 del 2022, costituenti il 24% di tutte le imprese attive nella provincia). Con riferimento all’anno prima hanno registrato una decrescita a livello regionale (-2,9%) poco meno sensibile a Pescara (-2,8%), e ancora meno a Chieti (-1,7%), e come evidenziato anche dall’analisi del trend decennale.

Le imprese individuali straniere attive in Abruzzo al 31 dicembre 2023 risultano 9.822 (erano 10.341 alla fine del 2022) e si distribuiscono per il 23,8% a Chieti (2.340 ditte rispetto alle 2.298 del 2022) e per il 27,7% a Pescara (2.722 ditte a fronte delle 2.740 ditte rilevate a fine 22). Rispetto al 2022 si è registrato in Abruzzo un decremento (nella misura del -5,0%), di molto minore consistenza nella provincia di Pescara (-0,7%) e invece un aumento a Chieti (+1,8%).

Ulteriori approfondimenti sono disponibili sul sito camerale.

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