Renato De Iuliis
In organico della Camera dal febbraio 1990, attualmente ho il ruolo di Capo Servizio Patlib Pip Prezzi Protesti Statistica della Camera di Commercio Chieti Pescara.
Sulla base dei più recenti dati pubblicati da Infocamere-Movimprese aggiornati al 31 marzo 2023 nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio le imprese registrate nella provincia di Chieti sono risultate 43.911 (erano 44.478 al 31 dicembre 2022) e 36.976 in quella di Pescara (erano 36.649 alla fine del 2022), che corrispondono insieme al 54,6% delle complessive 147.414 imprese abruzzesi (erano 148.436 alla fine del 2022).
Il confronto con il 2008 mostra sempre un trend positivo per la provincia di Pescara che da 35.473 ditte è cresciuta del 3,3%, e uno negativo per la provincia di Chieti che da 47.776 unità è diminuita dell’ 8,1%; in calo più modesto l’andamento regionale (-1,5%).
In particolare, nel corso del primo trimestre 2021 la tendenza dello stock complessivo delle imprese abruzzesi rispetto allo stesso periodo del 2022 continua ad essere negativa (- 1,27% con 1.897 imprese in meno) così come gli andamenti delle due province, anche se più marcato il decremento: – 2,54% con – 1.143 imprese a Chieti, -2,64% con – 994 imprese a Pescara.
Riguardo ai settori di attività economica si conferma il primato delle imprese del settore commercio, che in Abruzzo continuano a rappresentare il comparto più consistente (33.327 unità, 22,6% sul totale, ma erano 33.694 nel 2022), con prevalenza nella provincia di Pescara con 9.857 unità (29,6% del totale regionale, erano 10.010 nel 2022) mentre a Chieti risultano 8.863 unità (26,6% rispetto al totale abruzzese, erano 8.955 nel 2022). Il commercio si conferma come una delle attività più diffuse anche nelle province considerate essendo svolto dal 26,9% di quelle pescaresi e dal 20,2% di quelle chietine, dove però prevale sempre il settore dell’agricoltura con 11.724 (il 46,1% rispetto al totale regionale e il 26,7% di tutte le ditte della provincia) anche se pure in calo rispetto alle 12.121 ditte del 2022. Il commercio durante il primo trimestre 2023 ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un deciso decremento sia a livello regionale (-3% con – 1.023 imprese) ancor più marcato sia nella provincia di Chieti (-3,8% con 347 ditte in meno), che in quella di Pescara (-5,3% con 551 ditte in meno).
L’agricoltura si conferma il secondo settore numericamente rilevante, svolta in Abruzzo da 25.456 imprese (il 17,3% sul totale) con maggior peso a Chieti (11.724 imprese pari al 46,1% del totale regionale) mentre le 3.990 unità di Pescara ne rappresentano il 15,7%.
L’agricoltura continua a rappresentare un ruolo fondamentale nella provincia di Chieti, dove viene svolta dal 26,7% delle imprese, valore di molto superiore a quello regionale (17,3%) e ancor di più a quello pescarese (10,9%), anche se pure nel corso del primo trimestre 2023, rispetto al allo stesso periodo del 2022, è continuato il calo delle imprese sia a Chieti (-4,6% con – 564 ditte, che a Pescara (-5% con – 209 unità), entrambi in misura maggiore del calo a livello regionale (-3,1% con – 821 imprese).
L’industria delle costruzioni continua a rappresentare un settore trainante con 19.451 imprese in Abruzzo (- 1,8% con 188 ditte in meno rispetto al primo trimestre 22), delle quali il 25,4% (pari a 4.934 unità con 194 unità in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Chieti, e il 22,5% (pari a 4.378 ditte e 124 imprese in meno rispetto al 1° trimestre 22) a Pescara.
Nelle due province considerate la quota di imprese operanti nell’edilizia (Chieti: 11,2%; Pescara: 11,9%) è comunque appena inferiore al valore regionale (13,2%).
Le attività manifatturiere sono svolte, a livello regionale, da 13.053 imprese (delle quali 3.751 a Chieti e 2.855 a Pescara) pari all’ 8,85% del totale abruzzese (Chieti: 8,5% con –77 ditte rispetto al 1° trimestre 22; Pescara: 7,8% con – 121 imprese rispetto al 1° trimestre 22), dovendosi registrare ancora un decremento percentuale dell’ordine del -1,8% a livello regionale, del -2,0% per la provincia di Chieti e del -4,1% per la provincia di Pescara.
Nel primo trimestre 2023 anche l’industria in senso stretto ha dovuto registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, un calo delle imprese a livello regionale (-1,7% con – 239 ditte) con un andamento simile a Chieti (-1,9% con – 78 ditte) ed ancora più evidente a Pescara (-3,8% con -121 ditte). Continua a svolgere un ruolo strategico il comparto delle imprese che si occupano dell’alloggio e ristorazione (in Abruzzo 11.673 di cui 2.661 a Pescara e 2.966 a Chieti) che costituiscono circa l’8% del totale ( 7,3% a Pescara e 6,8% a Chieti) anche se pure esse devono soffrire un lieve calo in consistenza (-0,5% con -62 ditte) in Abruzzo, (-0,8% con -25 imprese) a Chieti , (-2,7% con – 74 ditte) a Pescara.
Sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dal gennaio al marzo 2023 è continuata la contrazione del numero delle imprese registrate sia a livello regionale che provinciale, che non si è bilanciata neppure dall’incremento nell’ambito dei servizi, tanto che a livello complessivo si deve segnalare un decremento percentuale sia a livello regionale (-1,3% con 1.897 unità in meno), sia in provincia di Chieti -2,5% con 1.143 unità in meno), sia in provincia di Pescara (-2,6% con 994 ditte in meno).
Sempre con riferimento al primo trimestre 2023 osservando la nati mortalità delle imprese il saldo tra iscrizioni e cancellazioni ha messo in risalto ancora un preoccupante segno negativo (pur se inferiori ai saldi negativi del 2022) pari a – 1.033 imprese nella regione e – 474 a Chieti e – 328 a Pescara, con andamento del tasso di sviluppo (considerato come differenza tra tasso di attività e tasso di mortalità) mediamente negativo (con valori in regione a -0,7, in provincia di Chieti a – 1,1 e in provincia di Pescara a – 0,9); tale fenomeno ha riguardato pressoché indistintamente tutti i settori di attività, dovendosi registrare valori sensibilmente negativi nel settore dell’agricoltura (Abruzzo: -2,7; Chieti: -3,5; Pescara: -3,3), del trasporto (Abruzzo: -1,5; Chieti: -1,2; Pescara: -2,3), nel commercio (Abruzzo: – 1,4;Chieti:-1,4; Pescara:-1,7), nelle Costruzioni (-0,6 in regione, -0,7 a Chieti, e -1,1 a Pescara) nelle attività di servizi di alloggio e ristorazione (con un – 1,4 in Abruzzo – 1,3 Chieti – 2,1 a Pescara), nelle attività manifatturiere (con un – 1,1 in Abruzzo – 0,7 Chieti – 2,2 a Pescara), mentre tra le imprese non classificate il dato è fortemente positivo tanto da compensare in parte quello degli altri comparti (Abruzzo: +6,8; Chieti: +7; Pescara: +6,8).
fonte: elaborazione Cciaa su dati Infocamere-Movimprese
* tasso di natalità: rapporto tra le imprese iscritte e 100 imprese registrate
** tasso di mortalità: rapporto tra le imprese cancellate e 100 imprese registrate
*** tasso di sviluppo: differenza tra il tasso di natalità e di mortalità
Con riguardo alle tipologie di forma giuridica, la distribuzione osservata a livello regionale (società di capitale: 29,4%, società di persone: 13,2%, imprese individuali: 54,7%, altre forme giuridiche: 2,7%) non si replica identicamente nelle due province, in quanto a Chieti le imprese individuali continuano a mostrare un peso percentuale (61,0%) sensibilmente più alto di quello regionale al contrario delle altre tipologie (società di capitali: 25,7%, società di persone: 10,7%), e a Pescara hanno un peso specifico maggiore della media regionale le società di capitale (32,8%) e le società di persone (14,7%) mentre le imprese individuali sono poco meno rappresentate, ma comunque sempre con valore superiore alla metà del totale (50,4%).
L’artigianato in Abruzzo con 28.063 ditte registrate conferma di rappresentare il 19,0% del sistema imprenditoriale, sebbene a Chieti (con 7.665 ditte) e a Pescara (con 6.396 ditte) continua a contare lievemente meno (entrambe 17,5%).
Approfondendo l’analisi settoriale la maggioranza delle imprese artigiane si occupa di edilizia (34,9% in Abruzzo, 30,1% a Pescara e 34,2% a Chieti). A seguire per numerosità quelle che svolgono attività manifatturiere (21,8% nella regione, 21,6 a Chieti e 21,8% a Pescara). Tra le più rappresentate sono anche le altre attività di servizi (18,6% in Abruzzo, 19,2% a Chieti e 21% a Pescara). Gli altri settori di attività economica costituiscono quote limitate che non arrivano alle due cifre decimali, tra cui spicca il commercio (7,5% in Abruzzo, 8,3% a Chieti e 7,4% a Pescara).
Anche durante il primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 è proseguito il ciclo emorragico delle imprese artigiane sia a livello regionale, superiore a quello rilevato nel 2022, (-2,6%) sia nelle province di Chieti e Pescara (rispettivamente -4,7% e -4,5%). Tale riscontro conferma il trend in flessione riscontrato già da anni che ha visto le imprese artigiane diminuire rispetto al 2007 del 23,2% in Abruzzo (erano 36.524), del 26,2% nella provincia di Chieti (erano 10.389) e del 23,0% in quella di Pescara (8.309).
Le imprese giovanili, che in Abruzzo contano 12.687 imprese attive, si distribuiscono con 3.504 unità a Chieti (27,6% del totale regionale) e 3.199 a Pescara (25,2%). Nel 1° trimestre del 2023 in Abruzzo sono diminuite del 3,4% (-449 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2022 e hanno rilevato flessioni sia a Chieti (- 4,9% con -173 unità) sia a Pescara (- 4,4% con -141 unità).
Le imprese femminili attive in regione si attestano a 33.032 (confermando di rappresentare il 26% di tutte le imprese attive) e risultano maggiormente presenti a Chieti (11.173, costituenti il 29% di tutte le imprese attive nella provincia) rispetto a Pescara (7.409 costituenti il 24% di tutte le imprese attive nella provincia). Con riferimento allo stesso periodo del 2022 hanno registrato una decrescita a livello regionale (-2,1%) più sensibile a a Pescara (-4,1%),Chieti (-2,9%), e come evidenziato anche dall’analisi del trend decennale.
Le imprese individuali straniere attive in Abruzzo al 31 marzo 2023 risultano 10.335 e si distribuiscono per il 22,2% a Chieti (2.291 ditte) e per il 26,3% a Pescara (2.723 ditte). Rispetto al 1° trimestre 2022 si è registrata in Abruzzo una costante contrazione (nella misura del -3,3%), di ancora maggiore consistenza nella provincia di Chieti (-7,2%) ed addirittura più marcata in quella di Pescara (- 8,7%).