Il nuovo regolamento de minimis – Nuove frontiere per le imprese

In un’epoca segnata da continue sfide economiche e dalla necessità di stimolare crescita e innovazione, l’Unione Europea ha introdotto un’importante riforma normativa destinata a rivoluzionare il panorama degli aiuti alle imprese. Il nuovo Regolamento de minimis (Reg. UE n. 2023/2831), entrato in vigore all’inizio del 2024, rappresenta un’evoluzione cruciale nella politica di sostegno alle imprese europee, poiché propone un incremento sostanziale nei limiti di aiuto finanziario e introduce meccanismi più flessibili per l’accesso al credito, con l’obiettivo di rendere le imprese europee più competitive e resilienti.

Una prima importante novità riguarda l’innalzamento del limite massimo di aiuto per impresa unica da 200.000 a 300.000 nel triennio, dove per impresa unica deve intendersi qualsiasi entità che eserciti un’attività economica, a prescindere dal suo status giuridico e dalle sue modalità di finanziamento. Ai fini del Regolamento, sono considerate imprese uniche anche i gruppi in cui un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa, oppure in cui un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa, o ancora in cui un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima o, infine, in cui un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.

Il Regolamento si applica sia in favore di piccole e medie imprese (PMI), sia in favore di grandi imprese, così estendendo i benefici a un ampio spettro di attività economiche. Questo approccio inclusivo assicura che un maggior numero di imprese possa accedere agli aiuti necessari per affrontare le sfide del mercato, stimolare l’innovazione e contribuire in modo significativo all’economia europea. Fanno eccezione, tuttavia, specifici settori economici, come l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura, per i quali sono previsti regimi di aiuto speciali che ne determinano, dunque, l’esclusione dalla disciplina di favore generale.

Accanto a tali novità, un importante passo in avanti è rappresentato dall’introduzione di un registro pubblico centrale per gli aiuti de minimis: a partire dal 1° gennaio 2026, infatti, sarà obbligatorio per gli Stati membri registrare gli aiuti in un unico registro centrale istituito a livello nazionale o comunitario, funzione che in Italia, lo ricordiamo, è già assolta dalla piattaforma RNA – Registro Nazionale Aiuti. L’estensione dell’obbligo a tutti gli stati membri mira, da un lato, a ridurre gli oneri di comunicazione e rendicontazione per le imprese e, dall’altro, a migliorare la trasparenza e la gestione degli aiuti, consentendo ad ambo le parti di monitorare con maggiore efficacia i sostegni ricevuti ed erogati e di assicurare il rispetto dei limiti stabiliti.

Infine, con il nuovo Regolamento sono stati introdotti i cosiddetti “porti sicuri” per gli intermediari finanziari, semplificando ulteriormente la distribuzione di aiuti sotto forma di prestiti e garanzie. Questo cambiamento elimina la necessità di un completo passaggio dei vantaggi dagli intermediari finanziari ai beneficiari finali, agevolando il flusso di sostegno economico.

Il nuovo Regolamento de minimis, in definitiva, segna un’evoluzione significativa nella politica di sostegno alle imprese dell’Unione Europea. Attraverso l’aumento dei limiti di aiuto e la semplificazione dei processi burocratici, si apre un’era di maggiori opportunità per le imprese di ogni dimensione. La chiave per trarre vantaggio da queste opportunità risiede nella capacità delle imprese di pianificare strategicamente le proprie linee d’azione future e utilizzare i fondi per investire in settori come ricerca e sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità, mantenendo al contempo la trasparenza e la compliance. Mentre navigano in questo nuovo paesaggio normativo, è importante per le imprese analizzare la situazione finanziaria attuale e conoscere le potenziali agevolazioni utilizzabili per potervi accedere rapidamente e nel rispetto dei limiti imposti dalla norma: in questo modo, le imprese non solo potranno sostenere la propria crescita e innovazione ma contribuiranno anche attivamente al dinamismo e alla resilienza dell’economia europea nel suo complesso.

Pia Pohjolainen
Dal freddo nordico alla calda accoglienza italiana: promuovo l'Abruzzo, unendo l'efficienza scandinava al calore mediterraneo. Creo ponti culturali e turistici, esplorando storie e luoghi con uno spirito d'avventura. Un viaggio unico tra la metodicità del nord e il fascino senza tempo del sud.

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