Come sta cambiando il mondo della comunicazione con la rivoluzione dell’intelligenza artificiale generativa? Come la realtà virtuale e il metaverso possono aiutare pubbliche amministrazioni e aziende a comunicare al meglio e ad offrire servizi e dialogo? Temi ormai all’ordine del giorno per chi si occupa di comunicazione e informazione, pubblica e privata. Sgombriamo subito il campo dagli equivoci, quando si parla di nuove tecnologie (molto impattanti come ai e vr, ma come ancora oggi i social network, le chat, le piattaforme digitali in generale) dobbiamo sapere che portano grandi opportunità, sicuramente storture da gestire, come in ogni rivoluzione, ma anche che in partenza non sono né buone né cattive, sono strumenti che vanno conosciuti ed utilizzati con qualità e competenza.
E’ proprio questo che fa la differenza tra un utilizzo scorretto e un utilizzo positivo e virtuoso. Ed è proprio qui che si deve concentrare il lavoro di chi fa comunicazione, informazione, servizi al cittadino. Il mondo della comunicazione ha vissuto un pre pandemia che era già ricco di buone pratiche di comunicazione digitale (con l’utilizzo di web, social, chat); il periodo del Covid nel corso del quale chi era già avanti ha accelerato ulteriormente e chi era indietro ha necessariamente recuperato terreno con un enorme riflettore generale sui temi del digitale; il post pandemia fino all’attualità con nuove buone pratiche e, appunto, nuove sfide come ai e realtà virtuale. Non sono argomenti del futuro ma del presente, già oggi, infatti, esistono prime sperimentazioni e buone pratiche. Per quanto riguarda l’applicazione dell’ai generativa (ChatGPT, Gemini, Llama etc) sono tantissimi i comunicatori e giornalisti che la utilizzano come supporto al proprio lavoro grazie a tantissimi tool che permettono di fare testi, catalogazione, titolazione, scrittura post, immagini, video (presto anche molto più complessi e strutturati) e molto altro. Nel lavoro quotidiano l’intelligenza artificiale può essere considerata un “collega” che impara dalla gigantesca mole di dati messa a disposizione e può dare un importante supporto su cui poi resta, sempre al centro, la differenza, la professionalità, la sensibilità della persona. Nel settore pubblico l’ai generativa sta iniziando a guadagnarsi uno spazio importante con gli assistenti virtuali (alimentati appunto con questa tecnologia) che rispondono con sempre più precisione ai cittadini: casi molto interessanti sono ad esempio Camilla del CSI Piemonte o Maia della Camera di Commercio di Chieti Pescara e sono in arrivo esempi simili di altre realtà come, tra gli altri, il Comune di Roma o il Formez. Per quanto riguarda la realtà virtuale e il metaverso sono molte le sperimentazioni in corso, che uniscono servizi, comunicazione, informazioni. Dal primo ospedale italiano nel metaverso (lanciato da qualche settimana dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari con un ufficio relazioni con il pubblico già attivo e altri piani, con cure palliative e formazione per i dipendenti, in costruzione) fino ad altri esempi interessanti di utilizzo del settore Sanità come per l’anestesia pediatrica al Policlinico di Bari, per l’autismo e la fisioterapia all’Asl Roma 1, per la neuropsichiatria infantile all’Azienda Ospedaliero Universitaria Federico II di Napoli, per l’assistenza sanitaria alla popolazione penitenziaria all’Asl di Nuoro. Anche il mondo delle Università ha iniziato a svolgere esami e tesi nel metaverso, con l’Università di Camerino che è stata la prima in Italia a tenere un intero insegnamento in realtà virtuale, dotando gli studenti di visori, e a promuovere un progetto dedicato che negli anni si sta allargando ad altri ambiti della didattica e del rapporto con l’ente università. Nel settore del turismo sono tante le applicazioni, tra queste interessante quanto fatto dal Distretto del Novese per promuovere il proprio territorio sfruttando anche appuntamenti speciali come San Valentino. In questo quadro la tecnologia corre, mette in capo frequentemente nuove opportunità e rende sempre più necessaria un’attività di divulgazione, formazione, aggiornamento costante. Anche per questo la recente terza edizione del Festival digitale popolare, organizzato ogni anno da Fondazione Italia Digitale, ha messo al centro l’intelligenza artificiale con l’obiettivo di fare cultura e approfondimento. Di nuove tendenze della comunicazione e di creatività per la Pubblica amministrazione al tempo dell’intelligenza artificiale parleremo a Pescara all’interno del programma di Visionaria, un appuntamento importante di innovazione e partecipazione.