Conosco Mattia Tartaglia per varie ragioni.
Il suo nome salta fuori dai progetti di internazionalizzazione delle startup abruzzesi Ecowin, Start Up Academy, Target Export Start Up, Modelli di Business per Start Up innovative, Visionaria e persino dalla fiera Internazionale della nautica Boot.
Questo basterebbe per scrivere pagine su pagine su quanto corra veloce la mente di Mattia ma non potreste mai immaginare fino a che punto si sia spinta.
Voglio che sia proprio lui a raccontare come una delle sue “creature” consenta di infrangere il limite dei 531 km/h su strada.
“Era il 2008 e facevo parte del team DynamiS del Politecnico di Milano che gareggiava (e tuttora vince in mezzo mondo) con delle monoposto a ruote scoperte (stile F1) interamente progettate e costruite da noi studenti. Nella ricerca della prestazione assoluta, uno degli ultimi settori da alleggerire era proprio quello dell’impianto elettrico e soprattutto della batteria… Da lì l’intuizione: ricerca, esperimenti e primi risultati potenzialmente esplosivi… Uscito dall’università, per i successivi due anni investendo 20k€ in ricerca e sviluppo son passato dal primo prototipo alla produzione dall’altra parte del mondo vincendo persino il Golden Pin Award ed il Taiwan Excellence Award.
Convinto della validità del progetto ho letteralmente iniziato a bussare alla porta dell’olimpo dell’automobilismo: Ferrari, Bugatti, Pagani, Lamborghini.
Ero pronto a ricevere una serie di “grazie, non siamo interessati” che puntualmente non si sono fatti attendere. Poi la sorpresa. Anzi, le sorprese. Non rivelerò mai il nome del progettista che, a distanza di qualche settimana dal riscontro ufficiale della casa automobilistica, mi ha contattato per capire se la mia batteria era veramente in grado di garantire quello che prometteva. Dopo un lungo incontro e tanti, tantissimi test, l’ammissione sincera: “questa batteria è la soluzione che stiamo cercando di ottenere da anni”.
E io: “quindi è fatta, collaboriamo?” “No”.
Quasi demoralizzato, partecipo al Salone dell’Automobile di Ginevra e decido di presentarmi al team della casa automobilistica svedese Koenigsegg che produce auto in serie limitata in grado di raggiungere i 531 Km/h (per la cifra di € 2,5 milioni). Le premesse non sembravano diverse, poi la svolta.
“Ciao Mattia, sono Christian Von Koenigsegg e credo che la tua batteria possa fare al caso nostro.” Oggi la mia batteria viene montata nei modelli in produzione nello stabilimento di Ängelholm ed è sicuramente il progetto più “veloce” che abbia mai realizzato!”