L’arte che allevia il dolore, solleva dalla noia e dalla tristezza, apre mondi nuovi fatti di libertà, fantasia e spensieratezza. È questo il senso più profondo di “Maxima debetur puera reverentia”, opera di restyling creativo della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Chieti realizzata dagli studenti del biennio e del triennio dell’indirizzo di Arti figurative del Liceo Artistico “N. da Guardiagrele” di Chieti inaugurata lo scorso 19 aprile.
Il progetto, coordinato dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Paola Di Renzo e dalle docenti Brunella Colasante, Marilena Petrocco e Giovanna Zampagni è stato realizzato con il supporto della società sportiva “Fight” di Chieti e la collaborazione del collettivo artistico “Mani Sporche”, associazione di promozione sociale impegnata nella riqualificazione del territorio e nella promozione del benessere della comunità attraverso l’arte.
Forza, Coraggio, Protezione, Sogno, Musica, Natura: sono solo alcuni dei temi rappresentati dagli artisti e dagli studenti, che hanno collaborato incessantemente per mesi, dalla fase preparatoria fino a quella esecutiva, dando vita ad un mondo fantastico, dipinto fra i corridoi e le sale d’attesa della clinica pediatrica.
“È stata un’impresa titanica, impegnativa e difficile, ma ricca di soddisfazioni! Tutte le volte che tornavamo in corsia ci sentivamo medici con il pennello! Gli occhi dei piccoli degenti erano sgranati, molti ci aiutavano ed era per loro importantissimo anche solamente mischiare i colori o passarci il materiale. Ci sentivamo un team pronto a dipingere un luogo che deve portare colore, luce e speranza di una pronta guarigione!” racconta Giovanna Zampagni, docente ed artista al fianco degli studenti assieme ai colleghi per guidarli nella progettazione e realizzazione delle opere. “Gli studenti, nonostante venissero in ospedale il sabato e la domenica – unici giorni liberi dopo la settimana di scuola – erano contenti, volenterosi, consapevoli di contribuire in un progetto molto più grande di quel che sembrava. Ecco, questo è stato l’insegnamento più grande.”
I ragazzi dell’associazione Mani Sporche sono stati tutor e maestri: hanno preso parte al progetto dipingendo tutte le stanze del Reparto Pediatrico, avendo cura di individuare il soggetto pertinente, il giusto colore e il messaggio, forte e chiaro in ognuna delle opere realizzate. “Il nostro collettivo” spiegano “si occupa da sempre di rigenerazione urbana attraverso la street art e la cura del verde pubblico. Spesso in collaborazione con altre associazioni e scuole cerchiamo di sensibilizzare le persone al tema ambientale e a prendersi cura del proprio luogo. L’esperienza in Ospedale è stata un turbine di emozioni, diverse dal solito. Ogni artista porterà sempre con sé i sorrisi dei piccoli pazienti e del personale del reparto pediatrico.”
Più di cento studenti e studentesse coinvolti, nove artisti ed artiste, 1300 mq di opere realizzate. Numeri che parlano di impegno e solidarietà e che raccontano una generazione, quella dei giovani studenti e dei giovani artisti che hanno preso parte al progetto: persone attente, appassionate, curiose, pronte a raccontare la fragilità e il talento, la solitudine e l’ambizione, pronte a condividere le loro storie, rendendole vere e proprie opere d’arte.