L'analisi

Tendenze e scenari: il turismo attraverso i dati

Secondo il recente “Report sul turismo per l’anno 2022 e scenari previsionali sul 2023” predisposto da Isnart – l’Istituto nazionale ricerche turistiche delle camere di commercio –  le province di Chieti e Pescara contano in tale comparto quasi 4 mila imprese ciascuna, con un’incidenza sul totale delle imprese \rispettivamente dell’8,9% e del 10,1% (il dato nazionale è del 10,4%, pertanto è la provincia di Pescara quella più allineata alla media del Paese). Complessivamente nel territorio di competenza della Camera di Commercio il settore conta 7.819 imprese, con un peso prevalente della ristorazione, ma con una buona presenza di attività culturali e ricreative superiore alla media nazionale.
L’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese del settore è del 10,3%, mentre le imprese femminili rappresentano il 29,7%, ovvero + 2,8% rispetto alla media nazionale, pertanto con una forte caratterizzazione  della presenza di imprenditrici nelle attività turistiche del territorio. Inferiori alla media nazionale (10,4%) sono invece le imprese turistiche straniere, che rappresentano l’8,6% del settore.
La media degli addetti del turismo è di 4,1 nelle imprese della provincia di Chieti e di 3,9 nelle imprese della provincia di Pescara, in linea con la media nazionale.

Dal report emerge un dato di cui occorre tenere conto e che riguarda le strutture ricettive private:  le prenotazioni nelle abitazioni private sono fortemente aumentate  nel periodo 2019-2022 in Abruzzo (+25,3 %), per un fatturato globale stimato di  5,7 milioni di euro in provincia di Chieti e di 4,3 milioni di euro in provincia di Pescara.

Se analizziamo poi le motivazioni che inducono il turista a scegliere questa regione  per le proprie vacanze, quelle principali riguardano il desiderio di svago e relax nelle aree balneabili (23,9%), le bellezze naturali (15,6%) e la ricchezza del patrimonio culturale (14,3%).

Tra i canali di comunicazione che influenzano la scelta del soggiorno, per l’ Abruzzo risulta ancora contenuto il ricorso a internet (per il 21,8%) rispetto al dato nazionale (35,7%) ed è ancora l’esperienza personale (per ben il 46,4%), quindi l’abitudinarietà, il canale che caratterizza il turismo in questa regione.  La pubblicità influenza la scelta appena per il 3,5%.

Un’analisi condotta sulle recensioni on line del turista sui vari social media registra risultati estremamente positivi, in quanto il valore medio assegnato è di 8,5 come giudizio sull’offerta turistica nel suo complesso e  di 8,8 come giudizio sulla qualità del mangiare e bere. Le provenienze di chi cerca “Abruzzo” su Google evidenziano che al primo posto c’è il turista italiano, proveniente nell’ordine da Lazio, Campania, Puglia e Lombardia.

La presenza straniera è ancora molto contenuta e presenta grandi margini di crescita, tenendo conto che i primi tre Paesi europei per interesse verso il nostro Paese sono Germania, Francia e Regno Unito, per i quali è necessario facilitare al massimo le possibilità di collegamento: è proprio la “raggiungibilità” l’aspetto che viene segnalato tra quelli maggiormente da migliorare (solo il 20% di post positivi tra i giudizi nei canali social).

Dal report emerge uno scenario previsionale nazionale per il 2023 non proprio confortante, in quanto la ripresa riscontrata dopo il lockdown avrà un lieve rallentamento, causato dalla spirale inflattiva e dall’impatto delle tensioni internazionali, stimato tra il – 10% ed il – 15% rispetto al dato pre-crisi al 2019. Vengono anche evidenziati alcuni aspetti che stanno incidendo sui cambiamenti in atto nel settore. Si è infatti riscontrato che il Covid-19 è stato un acceleratore di tendenze che già si erano manifestate prima della pandemia. Le vacanze hanno conosciuto una progressiva ibridazione, con la contemporanea presenza, anche all’interno dello stesso viaggio, di molteplici motivazioni. Dalle indagini svolte da Isnart, crescono nei turisti esigenze di fare nuove conoscenze (non più e non solo relax) e aspettative di esperienze inedite. E’ fortemente cresciuta l’attenzione alla sostenibilità, che viene praticata attraverso una maggiore interazione con la comunità e con la fruizione e l’acquisto di prodotti locali.

Michele De Vita

Appassionato di musica, arte e viaggi. Born to run. Il mare, il mio elemento naturale.