Perseveranza, la chiave di successo per i giovani

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Il caffè con il Presidente

Dobbiamo ammetterlo, la vita per i giovani non è mai stata facile. Innanzitutto perché non si possiede ancora il bagaglio di esperienza che consente di fare scelte lucide e ponderate e molto spesso le strade che si intraprendono sono frutto di passioni adolescenziali, a volte dettate da leggerezza e un briciolo di incoscienza. E poi ci sono le difficoltà che caratterizzano ogni era, problemi legati a fattori storici e ambientali ed oggi ancora di più in virtù della globalizzazione che allarga il confronto tra professionisti provenienti da tutto il mondo. E ancora, ci troviamo di fronte al paradosso di avere un livello di disoccupazione giovanile spaventoso ma, allo stesso tempo, le industrie e le imprese fanno difficoltà a trovare il personale. Ma la buona notizia è che, da migliaia di anni, il mondo è sempre andato avanti nonostante le difficoltà e questo ci dimostra che con determinazione e costanza tutto è possibile.

Qual è, dunque, la chiave del successo per i giovani? Non mi stancherò mai di dire che risiede nell’eccellenza, nel lavoro serio, nel sacrificio a volte, ma soprattutto nella perseveranza. Il futuro è di chi è capace, di chi sa fare qualcosa e sa farlo bene. Non è indispensabile andare all’Università se la propria vocazione non è quella per lo studio ma per il lavoro. Esistono percorsi alternativi agli Atenei in grado di formare i giovani per mansioni di cui c’è estremo bisogno nel mondo del lavoro, così come è fondamentale mettersi in gioco e fare la necessaria gavetta per maturare l’esperienza giusta per svolgere al meglio il proprio mestiere. L’essenziale è farlo mirando sempre all’eccellenza. Del resto, a tutti va ricordato che la nostra Costituzione ci insegna due cose. La prima è che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, come recita il primo articolo, in cui i padri e le madri costituenti hanno voluto sottolineare l’importanza del lavoro per la crescita individuale e l’indipendenza di ognuno di noi, ma anche per il benessere e lo sviluppo della società e del Paese. La seconda, contenuta nell’articolo 4, è che il lavoro, oltre ad essere un diritto per tutti i cittadini, è anche un dovere. I giovani, dunque, devono affrontare il proprio percorso, sia esso universitario o lavorativo, con grande senso di responsabilità, studiando, formandosi o lavorando con impegno e serietà. Solo in questo modo potranno raggiungere l’eccellenza necessaria per avere un società migliore.

Gennaro Strever

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