Lido Legnini racconta il territorio: la promozione turistica dell’ente

Quali sono le attività che la Camera di commercio Chieti Pescara sta portando avanti per la promozione turistica dell’Abruzzo? Nel 2024 prevediamo, innanzitutto, di rafforzare le attività che abbiamo svolto negli ultimi anni, spingendo le sinergie di sviluppo e le altre organizzazioni ed associazioni territoriali in partnership con i Gal – Gruppi di azione locale che, soprattutto in questi ultimi anni, si sono contraddistinti per efficienza nell’organizzazione e per gli operatori turistici coinvolti. Partendo dal nostro fiore all’occhiello, quale la Costa dei trabocchi, prevediamo di raggiungere anche le zone rurali collinari, interessate dal cicloturismo. Stiamo, poi, lavorando su un progetto pilota sui tratturi, ossia le piste erbose che collegavano i territori montani dell’Abruzzo con il Tavoliere delle Puglie, per la transumanza del bestiame soprattutto ovino, in grado di diventare destinazioni turistiche esperenziali fortemente attrattive. A questo proposito, nei prossimi mesi, intendiamo sviluppare un progetto pilota che valorizzi una parte di questi tracciati che interessano tutto il Centro sud di Italia. Oltre a proseguire la nostra collaborazione con il network Mirabilia per la valorizzazione dei siti patrimonio dell’UNESCO, ci saranno alcune novità che interesseranno le nuove tendenze, come il mototurismo e la costruzione delle wedding destination. A proposito di Costa dei trabocchi, è di recente costituzione in Camera di commercio un tavolo di lavoro per la costruzione di un marchio di qualità. Quale è l’obiettivo? Le attività della nuova programmazione ruoteranno attorno al progetto Marchio di Qualità della Costa dei Trabocchi per le strutture turistiche come hotel, ristoranti, agriturismi, B&B, campeggi, servizi turistici, prodotti agroalimentari della Costa dei Trabocchi. Si tratta di un progetto commissionato dal GAL Costa dei Trabocchi alla Camera di Commercio con il supporto tecnico scientifico di ISNART, con l’intento di contribuire a riconoscere e sviluppare la qualità del servizio e della gestione e creare nuove opportunità di crescita del territorio.

Una novità assoluta per l’Abruzzo ma, sicuramente, di non facile realizzazione. Ci sono alcuni esempi in Italia, alcuni riusciti, altri forse un po’ meno. Per una volta, intendiamo portare una novità del nostro territorio anche a livello nazionale e crediamo di riuscirci. Una delle ultime indagini Isnart, evidenzia che tra i principali competitor della destinazione turistica Gargano, c’è proprio la Costa dei trabocchi che ottiene indici di gradimento maggiori in termini di mobilità alternativa e accoglienza. Quali sono, secondo lei, le ragioni che hanno portato a questo risultato? Permettetemi di esprimere un pizzico di orgoglio in relazione a questo risultato perché reputo sia anche frutto della visione della Camera di Commercio Chieti Pescara.

Mi riferisco, in particolare, al coinvolgimento delle comunità locali ed alla mobilità alternativa lungo la Via Verde che sono stati possibili grazie ad un gioco di squadra tra Camera di Commercio Chieti Pescara, operatori turistici ed organizzazioni territoriali, non solo imprenditoriali, come per esempio quelle di tutale ambientale (ndr: vedasi Legambiente). Sulla mobilità interna è stato fondamentale il supporto del Polo Inoltra: a differenza di tutto quello che succede nel resto d’Abruzzo, in quel territorio abbiamo cercato di mettere in piedi un progetto, denominato Trabocchi Mob. che si è fatto carico dell’accessibilità e della mobilità interna, combinando l’utilizzo di treno – autobus – bicicletta. Siamo consapevoli delle polemiche che ci sono state all’inizio ma, aldilà di tutto, il risultato è arrivato. E ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di altri operatori del trasporto pubblico, mi riferisco in particolare ai gestori di pullman, che hanno inserito sia orari sia tratte diverse da quelle delle altre tre stagioni. C’è ancora tanto da fare e migliorare, soprattutto in termini di collegamento diretto tra le stazioni ferroviarie e la pista. Questo manca ancora ma sono fiducioso. Partendo dal presupposto di volere essere una destinazione ecoturistica, bisogna avere un approccio sostenibile a tutto tondo, imparando ad utilizzare i mezzi alternativi e sostenibili anche per la vacanza.

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Maura Di Marco
Mi chiamavano la bambina dei "perché". Molto curiosa ed attenta ad ogni sfumatura, cerco sempre di andare a fondo delle cose. Solo così mi sento in un "imperfetto" equilibrio con il mondo e la cosa mi piace tanto.

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