Una novità assoluta per l’Abruzzo ma, sicuramente, di non facile realizzazione. Ci sono alcuni esempi in Italia, alcuni riusciti, altri forse un po’ meno. Per una volta, intendiamo portare una novità del nostro territorio anche a livello nazionale e crediamo di riuscirci. Una delle ultime indagini Isnart, evidenzia che tra i principali competitor della destinazione turistica Gargano, c’è proprio la Costa dei trabocchi che ottiene indici di gradimento maggiori in termini di mobilità alternativa e accoglienza. Quali sono, secondo lei, le ragioni che hanno portato a questo risultato? Permettetemi di esprimere un pizzico di orgoglio in relazione a questo risultato perché reputo sia anche frutto della visione della Camera di Commercio Chieti Pescara.
Mi riferisco, in particolare, al coinvolgimento delle comunità locali ed alla mobilità alternativa lungo la Via Verde che sono stati possibili grazie ad un gioco di squadra tra Camera di Commercio Chieti Pescara, operatori turistici ed organizzazioni territoriali, non solo imprenditoriali, come per esempio quelle di tutale ambientale (ndr: vedasi Legambiente). Sulla mobilità interna è stato fondamentale il supporto del Polo Inoltra: a differenza di tutto quello che succede nel resto d’Abruzzo, in quel territorio abbiamo cercato di mettere in piedi un progetto, denominato Trabocchi Mob. che si è fatto carico dell’accessibilità e della mobilità interna, combinando l’utilizzo di treno – autobus – bicicletta. Siamo consapevoli delle polemiche che ci sono state all’inizio ma, aldilà di tutto, il risultato è arrivato. E ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di altri operatori del trasporto pubblico, mi riferisco in particolare ai gestori di pullman, che hanno inserito sia orari sia tratte diverse da quelle delle altre tre stagioni. C’è ancora tanto da fare e migliorare, soprattutto in termini di collegamento diretto tra le stazioni ferroviarie e la pista. Questo manca ancora ma sono fiducioso. Partendo dal presupposto di volere essere una destinazione ecoturistica, bisogna avere un approccio sostenibile a tutto tondo, imparando ad utilizzare i mezzi alternativi e sostenibili anche per la vacanza.
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