Si è tenuto in Croazia a Sebenico dal 15 al 16 maggio il 9° Forum EUSAIR (l’evento generale della strategia adriatico ionica) dal titolo “Plasmare il futuro della strategia adriatico ionica”, finalizzato principalmente ad approfondire, tra i vari stakeholder interessati, i risultati ottenuti in questi anni, a revisionare i pilastri su cui si fonda la strategia EUSAIR, il suo Piano d’azione e la struttura della governance. Con un significativo coinvolgimento dei giovani, considerato un aspetto chiave del futuro dell’area, mediante l’istituzione di un Consiglio dei Giovani.
All’interno dell’evento generale le tre associazioni rappresentative della società civile, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (AIC), il Forum delle Città e quello delle Università (Uniadrion) hanno realizzato momenti di approfondimento sulle tematiche relative ai trasporti, alla dieta mediterranea ed alle politiche attive per i giovani.
L’Unione Europea, partendo dalla considerazione che la globalizzazione ha reso i paesi più interdipendenti tra loro, ritiene che le macroregioni (Adriatico-Ionico, Danubio, Baltico, Alpina), in quanto nuove aree funzionali, possono contribuire a migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi dell’UE, nonché alla coesione territoriale. Le strategie macroregionali sono state volute da alcuni paesi e regioni europee a complemento delle tradizionali politiche nazionali di gestione territoriale. Queste strategie sono state concepite per affrontare sfide comuni, quali quelle poste dalla crescita fondata sull’innovazione, dai collegamenti marittimi, dall’ambiente o dai cambiamenti climatici, operando secondo l’approccio “dal basso” con il coinvolgimento degli attori nazionali, regionali e locali. Le macro regioni hanno come obiettivo primario la riduzione delle disparità regionali, plasmando una visione integrata del futuro territorio europeo, sia la creazione di sinergie per la crescita e l’occupazione nelle regioni interessate.
L’Italia, in questo contesto, è il Paese più rappresentativo dell’area a cui gli altri Paesi guardano con ammirazione e che può e deve svolgere un ruolo trainante in ottica europea, di equilibri territoriali e di business. Siamo in presenza di un mercato quasi domestico, per la vicinanza geografica e per gli aspetti culturali e storici che ci legano ai Paesi transfrontalieri, che può favorire investimenti e scambi commerciali. La Macro regione comprende quasi 4 milioni di imprese, 70 milioni di abitanti, genera 40 bilioni di euro di import/export tra gli 8 paesi, 113 milioni di turisti in arrivo, 9,4 milioni di passeggeri via mare, oltre 200 milioni di tonnellate di merci mediante trasporto marittimo: si tratta di numeri significativi che ci fanno cogliere l’importanza della Macro Regione Adriatico Ionica nel suo complesso ed il ruolo che le regioni costiere dell’Italia possono svolgere con un occhio al futuro.
Il Forum AIC è un network operante da oltre vent’anni, composto da 39 camere di commercio della macro area e di cui fa parte da tempo anche la Camera di Commercio Chieti Pescara. L’Unione Europea guarda con attenzione alle espressioni della società civile, come le camere di commercio, in grado di rappresentare i reali bisogni delle comunità territoriali e dei sistemi imprenditoriali.
Dei legami storici e delle prospettive di crescita delle città adriatiche nell’area adriatica- balcanica e danubiana si è parlato anche in un convegno internazionale svoltosi a Pescara all’Università D’Annunzio lo scorso dicembre, al quale ho partecipato in qualità di segretario generale del Forum AIC e dell’ente camerale, illustrando le strategie e le azioni di quella che oggi costituisce una rete consolidata e diffusa delle camere di commercio della macro regione, riconosciuta dalle Istituzioni Europee e dalla Governance EUSAIR in numerosi documenti ufficiali come stakeholder di riferimento per la definizione delle politiche europee.
Segnalo tra alcuni progetti finanziati di grande concretezza, “Mobilise SME” (Mobility Exchange programme for SME staff) che consente scambi di breve durata per dipendenti, dirigenti e titolari di piccole e medie imprese all’interno di realtà aziendali della macro area: si tratta di un’occasione per sviluppare competenze e capacità nelle aziende ospitanti e per stimolare le stesse a potenziare il proprio business sia allacciando nuovi contatti nell’area transfrontaliera sia rafforzando le partnership esistenti. Inoltre il progetto “Western BalkanShip”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, attraverso il quale gli studenti provenienti dalle università dei Paesi inclusi nella macro regione hanno l’opportunità di svolgere stage della durata da 1 a 3 mesi presso le imprese dell’Adriatico Ionico partecipanti all’iniziativa e preventivamente selezionate.
Sono interessanti opportunità da cogliere rivolte a giovani e imprese, utili anche a rafforzare quel senso di comunità, legata al mare, unita da storia, tradizioni, cultura e affari.