E’ ormai cosa nota che la ripresa passi per lo sviluppo infrastrutturale ma, nel novero delle opere da riqualificare o progettare, quali sono le più urgenti? Di cosa ha davvero bisogno l’Abruzzo per poter ripartire?
Le camere di commercio abruzzesi, coordinate da Uniontrasporti, intendono svolgere un ruolo di stimolo e raccordo, fornendo un contributo per una migliore strategia sulle infrastrutture e disegnando, insieme alle istituzioni competenti ed alle associazioni di categoria, una strategia di medio-lungo periodo sullo sviluppo della logistica, per supportare una più efficace pianificazione ed una veloce realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi necessari su strade, ferrovie, porti, aeroporti, città, fiere, interporti e connessioni digitali.
Dal Libro bianco dell’Abruzzo emerge che le province abruzzesi evidenziano una delle performance più carenti di Italia, posizionandosi tra il 74° e l’89° posto a livello nazionale.
Una performance che non deve sorprenderci e che, di certo, non è frutto della sola pandemia.
Scontiamo decenni di politica industriale fatta di attese, rallentamenti, permessi e vincoli burocratici.
Basti pensare che una azienda di trasporto, oggi, per poter spedire la merce potrebbe aver bisogno di confrontarsi con ben 17 amministrazioni. Si stima, inoltre, che la sola burocrazia incida per il 4% sul fatturato di una piccola impresa.
Numeri che pesano, troppo, e che non danno il via libera a reti infrastrutturali veloci, intelligenti, sostenibili e frutto di una visione imprenditoriale ad ampio raggio.
In questo contesto, in cui si parla tanto di innovazione e competenze digitali, non si è ancora riusciti a sviluppare la rete a banda larga, che rimane, nonostante siano passati decenni, l’intervento più urgente per tutte le imprese abruzzesi ascoltate.
Per non parlare della viabilità su strada disponibile: la Val di Sangro, arteria mai finita, ha un ponte in disuso che comporta una variante da circa 30 anni.
Per lo sviluppo del territorio è indispensabile progettare e realizzare un collegamento a quattro corsie che consenta di connettere l’autostrada A14 alla A1 tra i caselli di Vasto Sud e Caianello, al fine di facilitare il collegamento trasversale tra Tirreno ed Adriatico, infrastruttura che consentirebbe alle multinazionali Sevel, Honda, Pilkington e Denso che, insieme, rappresentano ben oltre il 50% del PIL della nostra regione, di movimentare agevolmente le merci verso i porti di Napoli e Salerno.
E ci sarebbe ancora tanto da far notare con particolare riferimento alle strade provinciali interne che sono quasi in totale abbandono e pericolose.
Non possiamo continuare ad accumulare ritardi: il treno del PNRR sta passando adesso ed è inutile dire che non tornerà.
La Camera di Commercio Chieti Pescara ha voluto fortemente la realizzazione di questo Libro bianco affinché possa definire, nero su bianco appunto, quali siano le emergenze da risolvere, sollecitando gli stakeholder e la governance politica al raggiungimento degli obiettivi, senza accumulare ulteriori ritardi.
Per conto del sistema camerale che rappresento, mi impegnerò e ci impegneremo per diventare un’amministrazione ancora più snella e a servizio delle imprese e dei cittadini ma mi aspetto, anche, un lavoro di squadra che vada oltre i propri ruoli, nel bene dell’intero Abruzzo.