Tra le risorse più preziose appartenenti al patrimonio culturale della nostra regione c’è sicuramente la tradizione enogastronomica: l’Abruzzo, infatti, accoglie in sé una moltitudine di ricette, sapori e usanze culinarie nate dalla diversità che caratterizza il suo territorio. La presenza di un’ampia varietà di prodotti DOP e IGP, che spaziano dall’olio extravergine d’oliva alla Carota dell’Altopiano del Fucino, passando per la liquirizia e lo zafferano, rendono la regione una meta imperdibile per i visitatori interessati ad esplorare una tradizione culinaria che combina sapori genuini e altissima qualità di materia prima “a Km 0”.
Proprio l’enogastronomia rappresenta uno dei principali attrattori turistici per l’Abruzzo: la ristorazione e la qualità dei prodotti alimentari sono infatti tra le caratteristiche più apprezzate dai visitatori che hanno scelto la nostra regione come meta per le vacanze nel 2022 secondo i dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio. Lo studio, effettuato sia tramite interviste dirette che attraverso indagini online, mette infatti in risalto il peso dell’esperienza enogastronomica in relazione alla percezione complessiva della meta turistica, che, nel caso dell’Abruzzo, risulta essere estremamente positiva, sia in termini di esperienziali che emozionali. L’indagine mette in luce anche la trasversalità delle attività legate al patrimonio enogastronomico locale: tutte le fasce d’età prese in considerazione, infatti, dai giovanissimi (18-27 anni) ai senior (58-72) hanno inserito la degustazione tra le tappe irrinunciabili del proprio soggiorno in Abruzzo.
Del resto, la nostra regione rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del gusto e della tradizione: su tutto il territorio sono presenti 17 Presidi Slow Food e 23 Comunità di Prodotto, che preservano e conservano i sapori più autentici e le pratiche di coltivazione tradizionali caratteristiche della storia stessa del nostro patrimonio enogastronomico. Il rispetto degli ecosistemi e della natura, unito alla sostenibilità delle tecniche di realizzazione dei prodotti, rendono l’Abruzzo un vessillo di qualità e biodiversità agroalimentare.
La centralità del ruolo della tradizione enogastronomica nel rafforzare la posizione dell’Abruzzo all’interno del panorama turistico nazionale si riflette anche nella selezione di manifestazioni a cui le aziende abruzzesi sono invitate a partecipare ogni anno: tra le iniziative di primo piano ricordiamo certamente Mediterranea, tra gli eventi più noti e storici dedicati alle eccellenze enogastronomiche abruzzesi, organizzato annualmente presso il Porto Turistico Marina di Pescara, che giunge quest’anno alla sua 37esima edizione. Inoltre, grazie al Protocollo d’Intesa siglato tra il Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo e le Camere di commercio abruzzesi, le aziende agroalimentari del territorio regionale hanno occasione di prendere parte, in forma di collettiva, ad alcune tra le più importanti fiere del settore a livello nazionale ed internazionale, allo scopo di espandere il proprio business e, al contempo, di promuovere le specialità abruzzesi in Italia e nel resto del mondo.
Lavorare sulle potenzialità della nostra regione per permetterle di assumere un ruolo di primo piano nel panorama turistico nazionale significa prima di tutto riconoscere e dare valore alle eccellenze che la caratterizzano: in questo processo, il tesoro enogastronomico abruzzese riveste il ruolo di ambasciatore della ricchezza e della varietà di attrattive che il nostro territorio può offrire. Natura, storia, cultura e tradizione: tutti aspetti interconnessi e rappresentati dai mille volti delle nostre eccellenze agroalimentari, dal Miele di Tornareccio alla Ventricina Vastese, ritratto di una regione ancora tutta da scoprire.