Da semplice rievocazione storica ad appuntamento che ogni anno conta circa 20.000 presenze al giorno e che ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura. La Giostra Cavalleresca di Sulmona è l’esempio lampante di come dalla collaborazione tra associazioni, comunità locali, imprese e istituzioni si possa dar vita a un evento culturale in grado di trainare il turismo e l’economia locale, con evidenti benefici per tutto il territorio. La manifestazione, nata nel 1995 per rievocare la cruenta giostra che dal 1330 al 1650 si svolgeva proprio a Sulmona e giunta alla sua 27esima edizione, il 29 e il 30 luglio tornerà a trasformare il centro della città abruzzese in uno scenario medievale, alla presenza del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi e dell’attrice Ornella Muti nei panni della regina Giovanna d’Aragona.
Dal 5 al 6 agosto, invece, andrà in scena la versione europea della giostra, con il coinvolgimento di delegazioni estere, per un evento che quest’anno ha ottenuto il patrocinio dell’Unione europea. «Entrambi i riconoscimenti danno un grande prestigio alle due manifestazioni e ne siamo orgogliosi», commenta con soddisfazione il presidente dell’associazione Giostra cavalleresca di Sulmona, Maurizio Valter Vittorio Antonini, alla guida della macchina organizzatrice dal 2015. «Negli anni la nostra manifestazione è cresciuta molta, anche grazie ai contributi della Regione, del Comune e della Fondazione Carispaq.
Del resto, creare un terreno nella piazza principale della città ha dei costi molto elevati». Ma gli sforzi dell’associazione e delle istituzioni sono ben ripagati, considerando il ritorno in termini economici e turistici dell’evento sull’intero territorio provinciale e regionale. «L’anno scorso abbiamo registrato il sold out, con 4.500 posti tutti occupati per assistere agli spettacoli e circa 20.000 persone al giorno arrivati in città per vedere sfilate e altre attività collaterali», prosegue. «Questo significa hotel e ristoranti pieni in città, ma non solo.
Di riflesso, quando i visitatori non trovano posto a Sulmona, si spostano nei paesi vicini e questo genera economia e turismo anche per i comuni limitrofi. Ci auguriamo di poter crescere sempre di più negli anni e che il Ministero possa in futuro sostenere la nostra manifestazione, così come parteciperemo a bandi europei per intercettare fondi utili a dare ancora più rilevanza alla Giostra cavalleresca di Sulmona e alla Giostra europea. Vogliamo e dobbiamo farlo non solo per vedere aumentare il prestigio della manifestazione, ma per il bene di tutto l’Abruzzo».