Con regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021, l’Unione Europea ha istituito il programma “Europa creativa (2021-2027)”, un pacchetto di azioni strategiche pluriennali volte a promuovere il patrimonio culturale europeo e rafforzare la competitività e il potenziale economico dei settori culturali e creativi, con una dotazione complessiva pari a 2.44 miliardi di Euro.
Nello specifico, il programma è articolato in tre sezioni, per ciascuna delle quali sono previste apposite linee di finanziamento e indicatori di impatto: la sezione “Cultura”, che si propone di facilitare la circolazione delle opere e la mobilità transnazionale degli artisti, con un occhio di riguardo all’innovazione e al rafforzamento delle competenze digitali e di business in campo culturale; la sezione “Media”, incentrata sulla circolazione, la promozione, la distribuzione online e cinematografica delle opere audiovisive europee; la sezione “Transettoriale”, che comprende progetti trasversali e laboratori innovativi, volti a promuovere la cooperazione transnazionale a incoraggiare approcci innovativi relativi alla creazione, all’accesso, alla distribuzione e alla promozione di contenuti nei settori culturali e creativi.
Il programma prevede, inoltre, l’istituzione in tutti i Paesi aderenti dei Creative Europe Desk, una rete di sportelli con funzioni informative e di orientamento, che forniscono assistenza gratuita ai richiedenti nello sviluppo dei progetti. In Italia, il Creative Europe Desk è formato dall’Ufficio Cultura (con sede presso la Direzione Generale Creatività Contemporanea a Roma) e dagli Uffici Media di Roma, Torino e Bari (gestiti in partenariato con Cinecittà S.p.A.).
Al programma Europa Creativa, sono seguite, più di recente, la Risoluzione del Consiglio sul Piano di lavoro dell’UE per la cultura 2023-2026 e la Raccomandazione del Consiglio d’Europa per il settore culturale e creativo, due importanti atti programmatici che tracciano le linee di sviluppo delle ICC nei prossimi anni, ponendo particolare attenzione ai temi della digitalizzazione del patrimonio culturale, dell’intelligenza artificiale applicata ai processi creativi e della sostenibilità ambientale ed etica dei processi.
Nel complesso, dunque, un’ingente mobilitazione di risorse, che mira a sostenere in maniera strutturale l’ecosistema culturale e creativo europeo, alla luce del ruolo strategico che esso ricopre nel raggiungimento degli obiettivi legati allo sviluppo economico, occupazionale, sociale e ambientale dei Paesi Membri. Ciò a conferma della centralità del tema per l’Unione Europea, che già a partire dal 2018, con l’istituzione dell’anno europeo del patrimonio culturale, ha improntato le proprie politiche alla valorizzazione delle varie forme di espressione culturali, artistiche o creative e del loro crescente impatto economico.