Questo numero è dedicato alle imprese culturali e creative, un settore che rappresenta quella parte di economia del Paese che dalla cultura crea impresa, ricchezza e occupazione, ponendo al centro dei processi innovazione e creatività.
Le imprese che si occupano di architettura e design, audiovisivi e musica, editoria, arti e spettacolo, valorizzazione del patrimonio storico-artistico definiscono una filiera che rappresenta al meglio l’Italia della qualità e della bellezza, dove la cultura diventa un motore di competitività.
Partendo dall’analisi dei rapporti “Io sono cultura” e “Design Economy” realizzati da Symbola, della specifica indagine Excelsior realizzata da Unioncamere sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese culturali e creative e del Programma Europa Creativa vengono toccati i vari comparti che compongono questo particolare ed affascinante tessuto imprenditoriale.
Trovate approfondimenti sugli sviluppi dell’editoria dal punto di vista delle case editrici abruzzesi, sulla valorizzazione del territorio attraverso l’industria cinematografica, sul ruolo della Film Commission e dei conservatori musicali della regione, sui fabbisogni professionali ed i giovani creativi, oltre all’esempio della giostra cavalleresca di Sulmona come valorizzazione delle bellezze storiche tramite il recupero delle tradizioni.
Centrale e trasversale al comparto è il tema della protezione della creatività mediante la tutela della proprietà industriale. Il numero è arricchito da interviste e testimonianze che spaziano dal direttore Domenico Sturabotti di Symbola, da sempre attenta, con la collaborazione di Unioncamere, al tema dell’impresa culturale, all’imprenditore Marco De Virgiliis di San Giovanni Teatino alla storia della famiglia Gizzi, artigiani del futuro, e l’intervista alla prossima direttrice del Conservatorio Luisa D’Annunzio, Roberta De Nicola.
Emergono nuovi ambiti e nuovi modelli del fare impresa, che permettono di esaltare il made in Italy e la creatività che da sempre caratterizza il nostro Paese – ed anche questa Regione – creando opportunità di occupazione, anche particolarmente qualificata, e contaminazioni interessanti con altri ambiti economici, come ad esempio il turismo, con una forte connotazione di sostenibilità ambientale.