Editoriale

Imparare dall’esperienza: l’aspirante imprenditore ed il confronto con i mercati internazionali.

45 Paesi coinvolti. 10.559 scambi imprenditoriali realizzati. Da un lato oltre diciannovemila nuovi o aspiranti imprenditori fortemente orientati a costituire la propria impresa o che l’hanno avviata da non più di tre anni e dall’altro poco oltre dodicimila imprenditori esperti, titolari o responsabili della gestione di una PMI.

Ecco il biglietto da visita di Erasmus for Young Entrepreneurs (EYE), il Programma della DG Grow della Commissione europea per favorire lo scambio di esperienze imprenditoriali internazionali.

Il meccanismo di partecipazione è piuttosto lineare. Attraverso una piattaforma online gli imprenditori presentano candidature che verranno verificate e validate da Organismi Intermediari (Agenzia di Sviluppo è l’unico ad oggi presente in Abruzzo). Dal profilo dell’aspirante imprenditore devono emergere chiaramente le motivazioni e le aspettative della partecipazione al programma, il background personale e professionale, il grado di strutturazione dell’idea imprenditoriale e la capacità di lavorare esprimendosi in una lingua estera.

Se gli imprenditori concordano la realizzazione di un programma di scambio di esperienze presso la sede dell’imprenditore esperto (durata massima sei mesi), il Programma può sostenere finanziariamente l’aspirante imprenditore.

È una formula win-win. “Il nuovo imprenditore è aiutato ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa. L’imprenditore ospitante ha l’occasione di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi circa nuovi mercati”.

Ma possiamo considerare anche l’imprenditorialità come una competenza?

EntreComp ci fornisce la risposta. Lanciato nel 2016 nell’ambito della New Skills Agenda for Europe, EntreComp è il quadro di riferimento progettato per comprendere la definizione di imprenditorialità come competenza chiave per l’apprendimento permanente e per essere utilizzato nel proprio lavoro.

L’imprenditorialità diventa così la capacità di agire su opportunità e idee per creare valore sociale, culturale o finanziario per gli altri. Un arricchimento di quello che il Libro Verde “L’imprenditorialità in Europa” già diceva nel 2003 quando l’imprenditorialità era definita innanzitutto come uno stato mentale: “…Si tratta della motivazione e della capacità del singolo, da solo o nell’ambito di un’organizzazione, di riconoscere un’occasione e di trarne profitto al fine di produrre nuovo valore o il successo economico”.

“Idee e opportunità”, “Risorse” e “In azione” sono le 3 aree di competenza interconnesse di EntreComp ciascuna costituita da 5 competenze che nel loro insieme costituiscono le 15 competenze utili alle persone per identificare e agire su opportunità e idee. 8 livelli per ogni competenza definiscono 440 obiettivi di apprendimento da raggiungere.

In EntreComp non esiste una competenza principale: sono tutte ugualmente importanti.

E nell’area “In azione” EntreComp colloca proprio la competenza “Imparare dall’esperienza”: per utilizzare qualsiasi iniziativa per la creazione di valore come un’opportunità di apprendimento, per imparare con gli altri, compresi i colleghi e i mentori, per riflettere e imparare sia dal successo che dal fallimento (proprio e altrui).

Con EYE l’imprenditore potrà avviare quel processo virtuoso di acquisizione delle competenze necessarie per il successo nel proprio ruolo ed arrivare così a “riflettere” e portare il proprio team od organizzazione ad un livello superiore delle prestazioni, sulla base dei feedback raccolti e imparando dai risultati e dai fallimenti. Ma saprà anche ad “imparare ad imparare” e così identificare le opportunità di auto-miglioramento della propria organizzazione o progettare e mettere in atto una strategia d’impresa per continuare a generare valore. Riuscirà così anche ad “imparare dall’esperienza” dei processi e delle attività di monitoraggio dell’impatto e di valutazione per seguire i progressi della propria attività di creazione di valore e per inserire le lezioni apprese da questi nei processi di apprendimento della propria organizzazione.

Carlo Paolini

Preferisco vivere da ottimista e sbagliarmi, che farlo da pessimista ed avere sempre ragione.