L’ultima indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con Assocamerestero e la rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, ha evidenziato che l’export Made in Italy a livello mondiale è arrivato a toccare quota 420 miliardi di euro di cui 193,4 miliardi legati alle eccellenze dei prodotti italiani.
Un ruolo importante e strategico per il raggiungimento di questo risultato deriva anche dal sostegno delle Camere di Commercio Italiane all’Estero che rappresentano l’anello di congiunzione tra le imprese italiane e i mercati internazionali.
Ho avuto il piacere di intervistare il Dott Fabio Morvilli Presidente della Camera di Commercio Italo Lussemburghese, Presidente della Camera di Commercio Belgo Italiana nonché Rappresentante Area Europa e Mediterraneo Assocamerestero.
D: Presidente Morvilli, quanto è importante il ruolo delle Camere di Commercio Italiane all’Estero a supporto dei processi di internazionalizzazione e del rafforzamento degli scambi commerciali?
R: Non vorrei dirlo, ma il ruolo delle Camere di Commercio italiane all’Estero non è importante!….
È essenziale! In effetti se consideriamo il fatto che il tessuto imprenditoriale italiano è costituito per la massima parte da piccole e medie aziende non possiamo immaginare come queste realtà validissime possano intraprendere o consolidare un percorso di internazionalizzazione senza utilizzare le 86 camere di commercio italiane nel mondo presenti in 63 paesi. Le Camere estere, Istituzioni che sono ben radicate nel tessuto economico e commerciale del paese nel quale si trovano, sono il miglior strumento per far sì che le imprese del nostro paese possano sentirsi a casa e possano essere ben consigliate per un’internazionalizzazione che porti benefici all’azienda, all’ Italia ed ovviamente al Paese nel quale si trova la Camera.
D: Attualmente il sistema camerale all’estero è presente, come Lei citava, con 86 Camere di Commercio Italiane in 63 Paesi, una rete quindi vasta e importantissima di cui le imprese italiane possono usufruire;
R: esatto, uno dei nostri slogan è: “noi parliamo italiano in 63 lingue “, con questo vogliamo dire che quasi in ogni Paese del mondo un’azienda italiana potrà trovare qualcuno che possa consigliarla non solo nella propria lingua, ma soprattutto con la stessa mentalità e con le stesse idee. Cosa di meglio? E teniamo presente che ovviamente le Camere di Commercio italiane all’estero non sono solo per le piccole medie aziende, ma anche per le grandi aziende italiane che hanno bisogno di avere, ad esempio, dei contatti ai più alti livelli nei Paesi nei quali andranno ad operare, solo le Camere, proprio perché da anni presenti in quei territori, possono godere di tali contatti e favorirli.
D: Presidente una presenza strutturata e coordinata è fondamentale per poter operare con successo nel mondo quali sono i piani 2024 del sistema camerale italiano all’estero con particolare riferimento all’area Europa?
R: senz’altro le Camere di Commercio italiane nel mondo godono dell’opportunità di coordinarsi attraverso la nostra associazione: Assocamerestero, costituita per il 50% dalle Camere di Commercio italiane estere e per il 50% da Unioncamere, in questo modo è più semplice comprendere quali sono le esigenze.
Per il 2024 stiamo cercando di favorire investimenti esteri in Italia dando così un’opportunità maggiore, in termini di fondi, alle nostre aziende.
Sempre valide e necessarie sono poi quelle azioni a supporto dei prodotti italiani, pensiamo ad esempio all’Italian Sounding o alla promozione dei prodotti tipici italiani, soprattutto dell’enogastronomia, ma non solo.
Indubbiamente poi ci sarebbe da fare anche un discorso di promozione turistica perché il nostro Paese dovrebbe essere al primo posto come destinazione turistica mondiale, promuovere i prodotti italiani significa anche promuovere il turismo e quindi si dovrebbe cercare di avere un impulso maggiore dagli enti italiani che si occupano di questo per poter poi favorire maggiormente la conoscenza del nostro paese dal punto di vista turistico, enogastronomico ed industriale.
Io spero vivamente che il Governo possa rendersi conto dell’importanza che le nostre 86 camere hanno per la promozione dell’Italia nel mondo e quindi cercare di fornire gli strumenti adeguati, ovviamente sempre con il prezioso contributo delle Camere di Commercio italiane.
Grazie al Presidente Fabio Morvilli.