Il Salone dello Studente di Chieti e Pescara: intervista al Dott. Domenico Ioppolo

Il 4 e 5 maggio scorso, presso gli spazi della Camera di Commercio di Chieti Pescara, e dopo due anni di assenza a causa della pandemia che ha visto la realizzazione solo online, è tornato a svolgersi in presenza Il Salone dello Studente di Chieti e Pescara ovvero l’evento dedicato agli studenti maturandi che intendono individuare il proprio percorso post scuole superiori.

Una partnership quella tra la Camera di Commercio di Chieti Pescara e il Salone dello Studente che è giunta alla 15° edizione e che ha visto la presenza di oltre 1.500 studenti presenti e altrettanti connessi in streaming, a rafforzare quindi il concetto espresso anche dal Presidente dell’Ente Camerale Gennaro Strever ovvero che “la ripresa dell’economia non può prescindere dalla formazione e dall’orientamento”.

Tutte le università, le scuole, le accademie e le varie realtà partecipanti al Salone hanno presentato le proprie offerte formative, da segnalare alcuni appuntamenti salienti che hanno coinvolto studenti e docenti con temi particolari e in più, gli incontri realizzati a cura della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Chieti-Pescara.

Sentiamo Domenico Ioppolo, amministratore delegato di Campus editori organizzatore del Salone.

Dottor Ioppolo, nell’ultima edizione abbiamo assistito, oltre a una presenza importante di giovani anche a un grande entusiasmo, incontri sold out, file ordinate di ragazzi davanti agli stand in attesa di ricevere informazioni sulle università del territorio a dimostrazione che la formazione è fondamentale e la voglia di conoscenza è assolutamente dimostrata dalla grande partecipazione dei ragazzi al Salone, è soddisfatto?

Sono molto soddisfatto. L’entusiasmo di cui lei parla nasce da due fattori: il primo si ricollega al fatto che, finalmente, i ragazzi hanno potuto tornare a partecipare ai Saloni, e in generale a frequentarsi, dopo due anni di pandemia, di DAD, di incontri online, due anni difficili, duri e incerti. Si può capire la loro felicità… L’altro motivo è ricollegabile al grande desiderio di conoscenza, di informazione che spinge le giovani generazioni. I ragazzi sono consapevoli che il momento storico che stanno vivendo è complesso e che per emergere o semplicemente per trovare la strada giusta, quella più adatta a sé, ai propri bisogni, alle proprie aspettative, alle proprie inclinazioni, è necessario impegnarsi. Guardare al futuro per loro è necessario, inevitabile e per farlo hanno bisogno di informazione. Che è ciò che noi, con i Saloni dello Studente, vogliamo dare loro. Aiutarli cioè a fare una scelta consapevole, offrendo loro gli strumenti di cui necessitano… e quindi le presentazioni di offerte formative di università, scuole e accademie, gli sportelli di counseling, la possibilità di mettersi alla prova con le simulazioni dei test d’ingresso, gli incontri di orientamento, i colloqui con professionisti, manager ed esperti per capire dove sta andando il mondo del lavoro.

Quanto è importante oggi investire sui giovani e sulla loro educazione, al fine di migliorare e anche favorire l’occupabilità in Italia?

La scuola italiana, che quest’anno compie cento anni, dalla riforma portata a compimento da Giovanni Gentile, si trova adesso a far fronte a nuove sfide, quelle messe in campo dall’economia della conoscenza, uno scenario in cui prodotti e servizi saranno sempre più portatori di informazione. I livelli della formazione e della conoscenza saranno decisivi per poter partecipare a questo nuovo mondo in modo attivo. La globalizzazione è senza dubbio il fenomeno più importante per l’impatto che avrà sulla vita dei nostri giovani, che dovranno dotarsi degli strumenti adeguati per muoversi in un mondo globale: l’inglese, il sapere digitale, la capacità di lavorare in team composti da persone provenienti da Paesi e da culture diverse, la disponibilità ad adattarsi a contesti differenti. La nostra scuola può e deve fare tanto per preparare i nostri giovani e renderli competitivi in questo mondo globale. Per questo, i fondi del PNRR possono rappresentare una grande opportunità, ma non basta investire sugli edifici e sugli strumenti didattici, vanno ridisegnati il modello e gli obiettivi della didattica. E per fare questo vanno formati e motivati i docenti, che rappresentano la prima guida dei ragazzi.

Seppur vero che il Salone dello studente ha visto numeri importanti in ottica di presenza è altrettanto vero che la dispersione scolastica oggi si attesta al 12,7% e 15-29enni senza scuola, formazione o lavoro al 23,1% più che in ogni altro paese europeo. Qual è la direzione da prendere immediatamente per cercare di abbassare queste percentuali sicuramente molto allarmanti?

Vorrei citarle un altro dato: il 29,4% dei giovani, e giovani adulti, italiani tra i 20 e i 34 anni si ascrivono alla condizione di Neet (acronimo inglese che sta per Not in education, employment or training). In poche parole, non studiano, non lavorano né cercano un lavoro. La media europea si attesta al 17,6%. Questi pochi numeri servono a dare il quadro dell’importanza di investire sulla formazione dei giovani. Il panorama del mondo del lavoro italiano inoltre soffre di quello che va sotto il nome di skill mismatch, un disallineamento tra la formazione che viene impartita in scuole e università e le reali esigenze del mondo del lavoro. Cercare di portare questi due mondi a dialogare e a parlare una lingua comune è impellente. In che modo? Con le esperienze di alternanza scuola/lavoro, con lo sviluppo delle scuole di formazione terziaria legate al tessuto produttivo del territorio (pensiamo agli Its), con le scuole di alta formazione, con un’interconnessione più stretta tra università e lavoro. Un legame che può essere valorizzato e bene interpretato da enti come la Camera di Commercio e le iniziative che mette in campo a favore dei giovani, come, per esempio, la collaborazione ormai consolidata con il Salone dello Studente

State già lavorando all’edizione 2023, può anticiparci qualche novità per la prossima edizione? 

L’edizione del 2023 si collocherà a inizio annoe sarà ancora più ricca di presenze nazionali e internazionali, ma anche fortemente orientata verso le eccellenze formative presenti sul vostro territorio. Penso agli atenei abruzzesi, alle fondazioni Its presenti in regione, alle diverse scuole e accademie che da anni partecipano ai nostri saloni. Un patrimonio culturale, economico e sociale da valorizzare.

La Camera di Commercio di Chieti Pescara quindi al servizio di studenti e scuole per avvicinare studio e mondo del lavoro e che, grazie a un’esperienza ormai consolidata in ottica di orientamento,  intende rappresentare un punto di riferimento nella scelta del futuro dei tanti giovani del nostro territorio.

Saranno quindi molte le iniziative dell’Ente camerale volte a promuovere e alimentare un costante e continuo crescente collegamento tra scuola e mondo del lavoro e tra queste certamente l’edizione 2023 del Salone dello Studente che rappresenterà un importante appuntamento per conoscere tutte le novità ed iniziative in campo formativo.

Paolo Di Lullo
“My Job, my Passion, my Vision”. Esperienza ultratrentennale nella Pubblica Amministrazione prima nella Camera di Commercio di Pescara e poi in quella di Chieti Pescara dove mi occupo attualmente di Orientamento al lavoro e cultura digitale. Esperto di Business Coaching, mi sono formato come trainer di PNL - Programmazione Neuro Linguistica.

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