Il punto di vista di Luciana Ferrone

La situazione delle infrastrutture in Abruzzo è ancora fortemente deficitaria sebbene la centralità della questione trasporti nella nostra regione sia da sempre sotto gli occhi di tutti. Sono migliaia infatti le persone che vivono in località periferiche e nei comuni montani per i quali risulta vitale la possibilità di spostamento per lavoro, studio e servizi di vario genere. Un problema che assume una valenza anche sociale se è vero, come penso, che la mobilità sia uno degli elementi su cui si misurano non solo la vivibilità dei luoghi, ma anche i livelli di disuguaglianze presenti nelle comunità. Un territorio poco collegato è un territorio più povero. Un territorio limitato nella crescita collettiva.

In questo scenario, fa ben sperare il Piano nazionale di ripresa e di resilienza che esprime una forte volontà di investire nella mobilità e nelle relative infrastrutture e sottolinea un obiettivo trasversale importantissimo, quello di ridurre i divari territoriali che caratterizzano l’Italia.

Una finalità che assume una valenza davvero strategica per il futuro della regione.

Luciana Ferrone
Una vita intensa e straordinaria quella di Luciana Ferrone, talento ma anche tenacia, coraggio e amore profusi senza parsimonia nella professione e nella vita privata. Una guida per tutte le giovani donne e non solo, per quelle convinte che l’imprenditoria femminile non sia un’utopia, per quelle persuase che famiglia e professione possano comunque andare a braccetto seppur tra mille difficolta’ e per quelle infine che consapevoli di operare in una societa’ maschilista sono sicure di potercela fare sempre e comunque.

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