Il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, associazione transnazionale che comprende quaranta camere di commercio dei Paesi coinvolti nell’ EUSAIR, sin dalla sua costituzione, vent’anni fa, ha dato grande importanza all’imprenditoria femminile dell’area, costituendo un tavolo di lavoro permanente tematico e istituendo un congresso, a cadenza biennale, da svolgere a rotazione presso una camera di commercio associata.
L’impulso fu dato dall’allora presidente della Camera di Commercio di Spalato, fondatrice del Forum AIC insieme alla Camera di Commercio di Ancona, Iadranka Radovanic (che ricordo con molto affetto e stima), che guidò l’associazione con forza e visione e con una particolare attenzione all’universo imprenditoriale femminile.
Dalla precedente edizione, tenutasi ad Arta in Grecia a ottobre 2019 e dopo l’inevitabile sospensione degli eventi in presenza a causa della pandemia, il prossimo Congresso si terrà a Pescara, presso la nostra Camera di Commercio, a seguito della candidatura presentata dall’ente ed accolta dal Consiglio Direttivo del Forum AIC.
Sarà una importante occasione, di valenza internazionale, per confrontarsi su opportunità, problematiche, ostacoli, progettualità e politiche europee  riguardanti l’imprenditoria femminile, con innovazione e sostenibilità come temi centrali della manifestazione.
Il Congresso sarà inserito all’interno di “Visionaria”, il forum dell’innovazione che la Camera di Commercio Chieti Pescara  ha lanciato per la prima volta a novembre 2021, coinvolgendo start-up, imprese innovative, associazioni di categoria, esperti, università, mondo della scuola e creando uno stimolante luogo di condivisione, dibattito e confronto su innovazione e trasformazione digitale.
Il Congresso dell’Imprenditoria Femminile si terrà nelle giornate del 23 e 24 novembre 2022, che prevederanno interventi e testimonianze, networking tra i partecipanti e visite aziendali, collocando “Visionaria” tra gli eventi di spicco dell’area Adriatico Ionica, secondo un accento internazionale che era nelle intenzioni della nostra organizzazione sin dallo scorso anno (quando era intervenuta la responsabile delle politiche innovative dell’Unioncamere della Croazia, aprendo un interessante canale di collaborazione che ha portato al meeting a Zagabria a marzo 2022).
Va ricordato che, secondo il rapporto “Women Business” della Commissione Europea, le donne costituiscono in media il 30% delle imprese dell’Unione Europea; solo l’8,3% dei brevetti rilasciati dall’Ufficio Europeo dei Brevetti ha titolarità femminile e, per quanto riguarda l’innovazione, le imprese femminili oscillano tra il 10 e il 15%. Le donne affrontano maggiori difficoltà rispetto agli uomini nell’avviare un’impresa e nell’accedere ai finanziamenti e alla formazione.
La Commissione Europea ritiene che la crisi che sta attraversando l’Europa da tempo può e deve diventare occasione per la creazione di nuova occupazione, soprattutto per i target più deboli, giovani e donne in primo luogo, attraverso l’auto-imprenditorialità, con l’impegno degli Stati membri alla semplificazione amministrativa e all’agevolazione dell’accesso al credito.
Secondo autorevoli studi, vi è uno stretto legame tra una più marcata presenza femminile ai vertici delle società e i migliori risultati conseguiti. “Women Matter”, condotto dalla Mc Kinsey, mostra come le donne ai vertici aziendali e la valorizzazione delle doti manageriali più tipicamente femminili, quali ad esempio la capacità di delegare e di fare squadra, garantiscano migliori risultati.Anche il Parlamento Europeo, in una recente risoluzione a tutele dell’indipendenza economica del genere femminile, ha messo in luce che le donne rappresentano la fonte più preziosa e più ampia di potenziale imprenditoriale e di leadership inutilizzato in Europa e che l’emancipazione economica delle donne dà impulso alla produttività e aumenta la diversificazione economica.
Pertanto il congresso sarà utile occasione per parlare di talento delle donne imprenditrici, sperimentazione di nuovi modelli gestionali e di cultura aziendale al femminile, nonché di politiche di sostegno dell’Unione Europea, mettendo a confronto realtà dei Paesi della Macro regione Adriatico Ionica, dove il peso dell’imprenditoria femminile è più consistente (come in Croazia).