Il 16 settembre scorso si è tenuta presso la Camera di Commercio Chieti Pescara la presentazione del Libro bianco delle priorità infrastrutturali abruzzesi, il documento programmatico realizzato da Uniontrasporti, su iniziativa della Camera di Commercio Chieti Pescara e di quella del Gran Sasso, che traccia un quadro di sintesi dei macro obiettivi e delle opere irrinunciabili in ambito infrastrutturale per il territorio abruzzese.
Frutto di una lunga concertazione condotta dal sistema camerale con le realtà associative e imprenditoriali del territorio, il documento prende le mosse da un’attenta descrizione dello stato di salute del sistema infrastrutturale abruzzese, agli ultimi posti della classifica nazionale quanto a performance complessiva delle infrastrutture viarie: complici gli anni di ritardi e i mancati investimenti, le quattro province abruzzesi evidenziano, allo stato attuale, una scarsa funzionalità delle dotazioni infrastrutturali ed una inadeguata valorizzazione del loro potenziale, in particolare nelle aree portuali. Nonostante la centralità logistica nella rete transeuropea, infatti, l’Abruzzo resta ai margini dei flussi commerciali e non solo non attrae nuovi investitori, ma addirittura ne perde.
Di qui, l’urgenza di dotare il territorio di infrastrutture, materiali e immateriali, moderne, interconnesse e sostenibili, che assicurino fluidità ed efficienza alla movimentazione di merci, persone ed informazioni nelle aree interne e con le regioni limitrofe: otto gli interventi strategici indifferibili, fra cui spiccano la realizzazione della strada a 4 corsie nella Fondo Valle Trigno e il potenziamento della Fondo Valle Sangro, arterie centrali per il distretto industriale del Vastese e della Val di Sangro. Secondi, ma non per importanza, il rafforzamento dei due corridoi di collegamento nazionali, quello adriatico e quello tirrenico, e il rinnovamento dei collegamenti ferroviari. Centrale è anche il tema delle infrastrutture digitali, Banda ultra larga e 5G, indispensabili per le attività delle imprese e dei privati cittadini, oltre che per l’attrattività turistica dell’intera regione.
Parola d’ordine: progettualità. Per cogliere le tante opportunità messe in campo dal PNRR e restituire competitività ai territori, è fondamentale pianificare e monitorare la realizzazione degli interventi, mettendo al primo posto le esigenze del tessuto produttivo locale, in un momento, come questo, di importanza cruciale per l’equilibrio dei traffici nazionali e internazionali.
Il sistema camerale gioca, in questo contesto, un ruolo di rilievo, poiché funge da primo raccordo fra il sistema economico e gli interlocutori istituzionali preposti alla progettazione e al finanziamento delle infrastrutture territoriali: proprio le camere di commercio abruzzesi hanno svolto, da questo punto di vista, un’opera di sensibilizzazione e confronto sul tema fra le più apprezzate a livello nazionale, come ricordato anche dal Direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, che ha consentito di giungere in poco tempo ad una proposta unitaria da presentare agli enti di governo centrali e locali.
L’auspicio è, dunque, quello di recuperare nel minor tempo possibile il deficit infrastrutturale che caratterizza da tempo la nostra regione, per consentire al sistema produttivo industriale di riacquistare competitività e generare nuovo valore aggiunto, a beneficio dell’intero territorio e delle comunità che lo abitano.