La proposta del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri
«Siamo in guerra e abbiamo bisogno degli strumenti giusti per difenderci». Con queste parole il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, è intervenuto sulla necessità di potenziare i sistemi informatici dell’Ente, a cominciare proprio da quelli relativi alla Sanità che nelle scorse settimane sono stati colpiti duramente dall’attacco degli hacker. Alla luce della gravità dell’“assalto cibernetico” registrato dalla Asl dell’Aquila, con la pubblicazione online di dati sensibili degli utenti e con enormi disagi anche nella gestione delle attività dei presidi sanitari, la Regione Abruzzo lancia una proposta che sarà portata presto all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. «Per difendere le nostre istituzioni di governo da una guerra moderna che si combatte sul fronte digitale, bloccando però funzioni e servizi strategici, come una struttura sanitaria», ha evidenziato il presidente Sospiri intervenendo al Cyber Security Forum di Pescara, «occorrono leggi speciali in deroga che ci consentano di rispondere con armi pari ed efficaci contro gli hacker. E in Abruzzo stiamo combattendo una guerra che nei giorni scorsi, attaccando la Asl dell’Aquila, ha causato il blocco delle sale operatorie dell’ospedale aquilano e ha reso impossibile anche solo svolgere una visita mettendo a repentaglio vite umane». Un rischio annunciato, come ricordato da Sospiri, dal momento che il pesante attacco cibernetico è arrivato dopo numerosi tentativi di “bucare” i sistemi informatici della Regione e delle Asl. «Avevamo più volte avvisato della vetustà e debolezza dei sistemi informatici e delle strutture», ha aggiunto il presidente. «Oggi, a tutti gli effetti, la possibilità di proteggere i nostri apparati di governo dagli attacchi informatici deve rispondere agli stessi criteri della Protezione civile, permettendo di attivare procedure che vadano in deroga alle norme, e per farlo occorrono provvedimenti legislativi nazionali ad hoc che ci permettano anche di utilizzare risorse senza vincoli di bilancio. Perché la guerra continuerà, per ora il Consiglio regionale ha resistito un po’ meglio, così come le altre Asl abruzzesi, ma prima o poi troveranno la scucitura, ed è pericoloso perché un attacco hacker a una Asl significa bloccare le sale operatorie, significa impedire una visita specialistica, significa mettere in pericolo la vita dei cittadini. Questa consapevolezza impone l’adozione di misure di difesa straordinarie che vanno portate all’esame della Conferenza Stato-Regioni».