“Certo, certissimo, anzi … probabile!” Gli strumenti PID al servizio delle imprese.

Non è un caso se ho deciso di usare come titolo la citazione di un noto personaggio abruzzese nato a Pescara nel lontano 1910: Ennio Flaiano.
Nella provocazione della sua penna, tanto come giornalista e scrittore, quanto come umorista e critico, c’è la fotografia di una società che nonostante la certezza di alcuni dati di fatto, usa “le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione”, da Mark Twain, scrittore delle opere “Le avventure di Tom Sawyer” e “Le avventure di Huckleberry Finn”.

La guerra dei numeri è tutt’altro che semplice oggi: la mole di informazioni è diventata esorbitante, soprattutto con l’avvento di internet in ambito privato, ed oggi la domanda non è tanto “Dove dobbiamo cercare i dati?” ma, piuttosto, “Cosa ci dobbiamo fare?”
Lo scopo dei PID, oltre alla sensibilizzazione per i temi I4.0, è stato, e sarà soprattutto, quello di tracciare la rotta sulla base dei bisogni e le carenze delle imprese, per interfacciarsi con un mondo sempre più competitivo, oggi in ottica di doppia transizione: digitale e sostenibilità.

Per questo sono stati introdotti strumenti come Selfi4.0 e Zoom4.0, Digital Skill Voyager, PID Cyber Check e Cyber Exposure Index ed il futuro SUSTAINability.
Nello specifico:

  • SELFI4.0 e ZOOM4.0 sono due strumenti di assessment digitale utili ad analizzare lo stato di maturità digitale di un’impresa e la sua capacità di implementare tecnologie abilitanti ed innovazioni organizzative.
  • Digital Skill Voyager è un tool per la valutazione delle competenze digitali rivolto a imprenditori, studenti e lavoratori e a tutti coloro che cercano uno strumento specifico per misurare le proprie competenze digitali.
  • PID Cyber Check e Cyber Exposure Index sono strumenti di prevenzione del rischio che verifica il livello di sicurezza dei sistemi informatici d’impresa e se i cybercriminali sono entrati in possesso di dati di una particolare impresa e quali informazioni hanno a disposizione per poterla attaccare.
  • SUSTAINability sarà introdotto nei prossimi mesi e indagherà il posizionamento dell’impresa rispetto alle tre dimensioni della sostenibilità ambientale, sociale e di governance, includendo anche una valutazione del livello di innovazione tecnologica.

Tutto questo lo possiamo riassumere come un processo di estrazione di dati specifici, legati alla cultura generale del singolo e ad aspetti più tecnici ed organizzativi delle imprese.
Ora bisogna comprenderne la direzione, e il progetto di “Matching Imprese-Ricerca” – MIR, nato nell’ambito di un’attività più ampia di collaborazione tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa, che vede fra i suoi promotori Cnr e Unioncamere, ha l’obiettivo di favorire una maggiore interazione tra ricerca pubblica e mondo produttivo, per creare nuove partnership partendo dalle esigenze delle imprese, i dati a disposizione, e quindi attraverso la messa a sistema di una metodologia condivisa.
I risultati negli anni del processo di estrazione, interpretazione dei dati e presa in carico di iniziative ben mirate dalle istituzioni, tra cui Unioncamere e Camere di commercio, ha portato l’indice DESI – Digital Economy and Society Index italiano dal 25° al 18° posto in Europa.
La sfida è quella di continuare a usare queste statistiche, i numeri e gli strumenti matematici a nostra disposizione in maniera incessante, come un lume per il futuro, in fondo “La statistica è la grammatica della scienza” – Karl Pearson – e la scienza è la base per l’evoluzione della società umana.

Lorenzo Ruggiero
Punto Imprese Digitale della Camera di commercio Chieti Pescara. Nerd per vocazione, appassionato di numeri, digitale e tecnologie energetiche ma non disdegno una bella serata passata a suonare le note del mio pianoforte: tra colonne sonore e musica made in "Nippon", di cui mi affascinano da sempre cultura e intrattenimento.

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