Caratteristiche della filiera del turismo in Abruzzo, a Chieti e a Pescara anno 2021

Il sistema turistico abruzzese annovera al 31 dicembre 2021 18.388 unità locali attive (erano 17.430 nel 2018) pari al 12% di tutto il sistema imprenditoriale regionale (157.277 unità), con 57.939 addetti (il 14% dei 403.826 addetti complessivamente rilevati). L’incidenza della filiera turistica sull’economia locale è perfettamente in linea con quella media registrata a livello nazionale.

Nella provincia di Chieti risultano 4.817 unità locali attive (erano 4.579 nel 2018) con un peso pari al 10% sull’intero comparto economico provinciale e con 15.987 addetti (il 12% di tutti gli addetti complessivamente occupati). Nella provincia di Pescara si rilevano 4.342 unità locali attive (erano 4.183 nel 2018), che rappresentano l’11% di tutte le unità locali della provincia, con 13.877 addetti (il 15% di tutti gli addetti occupati in totale).

Nel 2021 l’Abruzzo risulta disporre di 3.383 strutture ricettive, di cui 776 alberghi, che consentono di offrire complessivamente quasi 117 mila letti (di cui più di 50 mila in strutture alberghiere).

In provincia di Chieti risultano 927 le strutture ricettive, di cui 138 alberghi, con un totale di più di 27 mila posti letto; il 64% delle strutture alberghiere è a 3 stelle (in Abruzzo è del 56% e in Italia del 46%), il 16% a 4 stelle, il 12% a due stelle, il 7% a 2 stelle e l’1% a 5 stelle.

In provincia di Pescara risultano 578 le strutture ricettive, di cui 88 alberghi, con un totale di più di 12,7 mila posti letto; il 57% delle strutture alberghiere è a 3 stelle, il 25% a 4 stelle, il 9% a una stella, il 6% a 2 stelle, il 4% residenze e l’1% a 5 stelle.

I principali risultati della rilevazione riguardano il movimento clienti (arrivi e presenze) L’aspetto di maggior interesse di tali risultati risiede proprio nella possibilità di articolare il movimento dei clienti secondo tutte le possibili combinazioni delle variabili considerate, in modo da consentire un’analisi approfondita delle relazioni che intercorrono tra queste. Posto il valore 100 nel 2017 il trend degli arrivi e delle presenze risulta stazionario nel 2018 e 2019 per registrare un netto calo nel 2020 e una sensibile ripresa nel 2021.

Le statistiche mensili sul movimento dei clienti nel complesso degli esercizi ricettivi vengono elaborate regolarmente dall’Istat già dagli anni 50 e rappresentano la principale fonte di informazione sul turismo interno disponibile in Italia.

Il confronto tra il 2021 ed il 2020 deve essere letto tenendo conto come le sensibili variazioni positive siano state fortemente influenzate dalla drastica contrazione sofferta in tutta la movimentazione turistica durante il periodo pandemico.
In provincia di Pescara gli arrivi sono aumentati complessivamente del 30% (del 67% quello degli stranieri del 27% quello degli italiani); le presenze sono aumentate del 30% (+ 75% quello degli stranieri, + 27% quello degli italiani)
In provincia di Chieti gli arrivi sono aumentati complessivamente del 32% (del 78% quello degli stranieri del 29% quello degli italiani); le presenze sono aumentate del 24% (+ 86% quello degli stranieri, + 21% quello degli italiani).
La quota degli arrivi stranieri a Pescara è passata dall’8% al 10% e quella delle presenze dall’8% all’11%; a Chieti la quota degli arrivi stranieri è passata dal 6% all’8% mentre quella delle presenze dal 5% all’8%

Nel 2021 il tasso di utilizzo dell’offerta ricettiva alberghiera a livello provinciale è stato  diverso  a Chieti rispetto a quello di Pescara: il  grado di utilizzazione lorda[1]  delle strutture alberghiere a Chieti  si è attestato al 15% distante dal 21% a livello nazionale ed anche dal 18% rilevato  nella regione, mentre il dato della provincia di Pescara è stato addirittura superiore e precisamente del 22%.Tali valori sono stati comunque tutti molto più alti di quelli registrati nel 2020 (11% a Chieti , 17% a Pescara, 14% in Abruzzo e 15% a livello nazionale)

[1] Il grado di utilizzazione lorda si misura come tasso di occupazione dividendo il numero delle presenze per il totale dei posti letto disponibili per i 365 giorni che compongono l’anno

 

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