Con FUTURA, LA SCUOLA PER L’ITALIA DI DOMANI del PNRR – Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, il sistema scolastico ha a disposizione ben 17,59 miliardi, compresi i c.d. “progetti in essere”, distribuiti in 6 riforme e 11 linee di investimento.
C’è praticamente di tutto e per tutti: Licei, Istituti tecnici e professionali, ITS – Istituti Tecnici Superiori, orientamento, reclutamento docenti, riorganizzazione del sistema scolastico, scuola di alta formazione per docenti e personale. Ed ancora: nuove scuole, asili nido e scuole di infanzia, mense e strutture per lo sport, messa in sicurezza, scuole 4.0, riduzione divari,didattica digitale, nuove competenze, estensione tempo pieno.
Tra le linee di intervento più interessanti, SCUOLE 4.0: SCUOLE INNOVATIVE E LABORATORI rappresenta forse la trasformazione più epocale del sistema scuola, con un investimento complessivo di 2,1 miliardi di euro. L’obiettivo della misura è di accompagnare la transizione digitale della scuola italiana, trasformando le aule scolastiche dedicate ai processi di didattica frontale in ambienti di apprendimento innovativi, connessi e digitali e potenziando i laboratori per le professioni digitali.
Trasformare gli spazi fisici delle scuole, i laboratori e le classi, in sostanza, fondendoli con gli spazi virtuali di apprendimento rappresenta un fattore chiave per favorire i cambiamenti delle metodologie di insegnamento e apprendimento, nonché per lo sviluppo di competenze digitali fondamentali per l’accesso al lavoro nel campo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.
Le risorse messe a disposizione della Scuola, con tempi di rendicontazione dei progetti veramente stretti (il 2025, salvo proroghe) sono da capogiro, pensando che il processo di digitalizzazione della didattica e dell’organizzazione scolastica italiana ha preso avvio da oltre 15 anni con l’attuazione delle prime misure di trasformazione digitale con uno investimento, dal 2014 al 2021, di 1,9 miliardi di euro.
Aule digitali, LIM, proiettori, computer. Le scuole si sono già attrezzate, lo vediamo: chi di noi, genitore o parente ha visto i ragazzi impegnati nei laboratori attrezzati a lavorare su personal computer, LIM che hanno permesso di dotare le aule (non tutte per la verità) di strumenti per una didattica innovativa. Ma non è solo una questione di strumenti tecnologici.
Ci sono state alcune critiche al piano SCUOLE 4.0 ma è chiaro come l’investimento materiale non sta viaggiando da solo. Le nuove competenze sono protagoniste di percorsi di formazione per docenti e studenti, con una direzione chiara e netta verso le discipline STEM. La “Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale” del personale scolastico stanzia 800 milioni di euro per la “realizzazione di un sistema, multidimensionale e strategico, di formazione continua degli insegnanti e del personale scolastico” con un’offerta formativa di oltre 20.000 corsi per la formazione di 650.000 fra dirigenti scolastici, docenti, personale scolastico, tecnico e amministrativo oppure l’investimento “Nuove competenze e nuovi linguaggi” (da 1,1 miliardi di euro) che si concentra sullo sviluppo delle competenze informatiche necessarie al sistema scolastico per svolgere un ruolo attivo nella transizione verso i lavori del futuro e di percorsi didattici e di orientamento alle discipline scientifiche (STEM – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), anche per superare i divari di genere.
I percorsi formativi per il personale scolastico sulle competenze digitali per la didattica e l’organizzazione scolastica sono organizzati dai Future labs delle scuole polo individuate dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per l’Abruzzo è l’I.I.S. “A. Volta” di Pescara il luogo (fisico e virtuale) di formazione e sperimentazione interamente dedicato alla didattica innovativa. Informazioni su https://fl.iisvoltapescara.edu.it/
Nel dettaglio l’investimento “SCUOLA 4.0 – SCUOLE INNOVATIVE, NUOVE AULE DIDATTICHE E LABORATORI” prevede un finanziamento di 2,1 milioni di euro per la trasformazione di 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi e la creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro, in sinergia con i 900 milioni di euro di fondi strutturali REACT EU, attualmente in corso di attuazione, per il cablaggio degli edifici scolastici e la digitalizzazione didattica e amministrativa delle scuole. SCUOLA 4.0 si connette anche all’investimento “Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)”, con un finanziamento di 1,5 miliardi, finalizzato alla valorizzazione della filiera formativa specialistica legata all’impresa 4.0, Energia 4.0 e Ambiente 4.0 e al potenziamento dei laboratori con tecnologie digitali.
Continueremo con successivi articoli l’approfondimento sugli investimenti del piano SCUOLA 4.0 e delle altre linee di intervento previsti dal PNRR dando la parola ai protagonisti: dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie.