E’ interessante esaminare l’indagine condotta da Isnart per conto della Camera di Commercio Chieti Pescara per comprendere l’andamento del turismo in questo territorio, anche al fine di orientare al meglio le azioni promozionali di enti ed associazioni. La fotografia del turista nella regione Abruzzo mette in evidenza che il 42,2% dei turisti appartiene alla generazione Y (1981-1995), 2 turisti su 5 viaggiano in coppia (senza bambini), la spesa media pro capite giornaliera è di 64 € a cui si aggiunge una spesa media per alloggio a persona di 57 € (la media italiana è rispettivamente di 60 € e di 71 €). Le principali motivazioni dei turisti che scelgono l’Abruzzo vedono al primo posto la bellezza della natura e il contatto con essa (30,6%), seguita dal desiderio di svago in località balneari (26,1%), l’ottimo rapporto qualità-prezzo (23,6%), la pratica di attività sportive (20,5%, con una maggiore incidenza nella provincia di Chieti che raggiunge il 33,5%) e la ricerca di relax (20,3%). Il giudizio espresso sull’offerta turistica è in media pari a 7,5, inferiore rispetto alla valutazione complessiva nazionale (8,3), dato che evidenzia la necessità di lavorare sul miglioramento della qualità delle strutture e dei servizi. L’enogastronomia e l’ospitalità locale esprimono le valutazioni medie più alte da parte dei turisti (entrambe al 7,8), mentre l’efficienza dei trasporti ha riscontri meno favorevoli, in quanto viene valutata 7,1, anche in questo caso a dimostrazione del gap infrastrutturale di cui soffre l’intera regione.
Le attività che svolgono prevalentemente i turisti che soggiornano in Abruzzo vedono al primo posto la partecipazione a gite ed escursioni (63%), seguita da relax in località balneari (50,9%), visita di centri storici (25,8%) e attività sportive (24%). In merito ai canali di comunicazione che influiscono sulla scelta della destinazione, va rimarcato come internet sia nettamente il primo strumento utilizzato dai turisti, addirittura il 49,9 % per le località in provincia di Chieti e il 30,3 % per quelle in provincia di Pescara. Intorno al 40% incide l’esperienza personale. Solo il 9% per la provincia di Chieti e il 5,6 % per la provincia di Pescara la scelta della destinazione è influenzata dalla pubblicità. Anche i commenti on line sui social hanno un certo peso: sono 2 turisti su 5 a lasciare un recensione in rete sui vari social, con prevalenza su TripAdvisor (42%), Google (35%), Instagram (20,1%) e Facebook (19,2%). L’indagine Isnart si sofferma anche sul mercato alternativo dell’offerta turistica, in particolare sul fenomeno Airbnb, che a livello regionale rappresenta l’1,7% degli alloggi Airbnb disponibili in Italia. Tale tipologia di alloggi è aumentata a Chieti del 40% e a Pescara del 27% rispetto all’anno precedente e ha registrato un tasso medio di occupazione di quasi il 28%. Questo mercato alternativo di offerta turistica è stimato in quasi 12 milioni di euro per la provincia di Chieti e di 10 milioni di euro per la provincia di Pescara, con un incremento del 54% rispetto all’anno precedente.
L’importanza del settore per tutto il territorio, oltre al dato in leggera crescita delle imprese turistiche registrate e dai dati positivi sulle presenze, è attestato anche dall’occupazione: gli addetti della filiera turistica sono circa 17.000 in provincia di Chieti e circa 15.000 in quella di Pescara. Dall’indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali emerge che il 24,4% delle imprese turistiche abruzzesi prevede assunzioni, anche se, aspetto negativo e di preoccupazione, 2 imprese del settore su 5 riscontrano difficoltà nel reperimento delle figure ricercate.