Visitando la Fiera dell’Agricoltura a Lanciano dello scorso mese di aprile mi ha incuriosito lo stand dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Scerni, in provincia di Chieti. La presentazione dell’offerta formativa era accompagnata da un’esposizione di pasta e vino prodotti nell’azienda agricola dell’Istituto ma anche da droni e tecnologie all’avanguardia. Al prof. Mario Di Pardo, docente di Trasformazione dei Prodotti, Funzione Strumentale Sperimentazione ed Innovazione e Referente Laboratorio Droni chiediamo di presentarci l’Istituto e gli obiettivi del percorso formativo.
L’Istituto Tecnico Agrario di Scerni si estende su una superficie di circa 30 ettari a corpo unico e fa parte dell’Istituto Omnicomprensivo Ridolfi – Zimarino. Comprende gli edifici amministrativi, le aule didattiche, i laboratori (droni, biotecnologie, chimica, etc..), il campo da calcio e calcetto, la serra per la produzione di piante in coltura protetta, la cantina con duplice attività sia didattica per gli studenti sia produttiva con vendita vino sfuso ed in bottiglia, frantoio per la molitura delle olive prodotte nell’azienda agraria della scuola, convitto con circa 90 posti letto ed annessa mensa. L’azienda agraria ha coltivazioni prevalenti di vite da vino, olivo da olio e seminativo con varietà di grano come Senatore Cappelli, Solina, etc. destinati alla produzione di farine e pasta. Agli studenti è fornita una formazione che comprende sia le nozioni teoriche sia l’attività pratica il tutto rivisitata in un’ottica rivolta all’innovazione tecnologica. Il nostro Istituto da due anni ha invertito il classico approccio di insegnamento portando l’attività didattica sul “campo di gioco” degli studenti, cioè delle nuove tecnologie, con la nascita di un laboratorio con 13 droni per attività di pilotaggio ed un banco di collaudo, nel rispetto delle regole europee del settore, attività di rilievo ed interpretazione dei dati ottenuti in tutti i campi di applicazione a partire dall’agricoltura di precisione, oltre alla partecipazione a progetti innovativi come PEGASUS.
Tradizione e innovazione: sta nascendo una nuova figura professionale e imprenditoriale, l’agridigital manager. Quali sono gli ambiti lavorativi?
Per andare incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese del territorio abbiamo lanciato due iniziative: la costituzione di Start Up insieme con studenti diplomati che siano in grado di offrire servizi di alta tecnologia alle imprese del territorio ed una nuova figura professionale, l’agridigital manager, che possa svolgere il “ruolo di mediatore” tra le nuove tecnologie del mondo dei droni e le richieste di soluzione a problemi pratici evidenziati dalle aziende del territorio dei settori agricoltura, industria, edilizia e fonti di energia.
Storia dell’istituto e relazioni con il territorio. La scuola agraria è stata una risposta ad un’esigenza nata dopo l’Unità d’Italia. Come risponde ora alle esigenze e agli stimoli del mondo produttivo locale e delle professioni e quanto invece è generatore di nuovi stimoli e di sviluppo per il territorio?
L’Istituto tra pochi anni raggiungerà il traguardo di 150 anni di attività sul territorio. In tutto questo tempo le esigenze del mondo produttivo sono profondamente cambiate. Oggi gli Istituti Agrari sono i principali punti di riferimento per le aziende del territorio per gli aspetti dell’innovazione delle pratiche agricole in campo e nell’ambito della trasformazione dei prodotti agroalimentari. Molte le richieste da parte delle aziende del territorio su diverse tematiche dalle nuove specie o varietà da coltivare, alle problematiche fitopatologiche, al monitoraggio territoriale della fauna e flora, al supporto tecnologico per rendere sempre più sostenibili ed ecocompatibili le aziende agricole.