12° Congresso dell’imprenditoria femminile dell’area adriatico ionica.

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Una fotografia delle imprese ‘in rosa’ dell’area adriatico ionica: tra difficoltà, opportunità e apertura all’innovazione.

Lo scorso 23 novembre si è svolto a Pescara il 12° Congresso dell’imprenditoria femminile dell’area adriatica e ionica, che è stato ospitato nel più ampio contesto di Visionaria”2022.

24 le testimonianze di donne provenienti da Croazia, Bosnia-Erzegovina, Grecia, Montenegro, Albania, Slovenia, Ucraina e regioni italiane dell’area che hanno affrontato i molteplici aspetti del loro essere donne, titolari d’impresa o rappresentanti istituzionali. Donne che sicuramente si presentano con una marcia in più – donne d’affari, concrete, informate, e sempre pronte a cogliere evoluzioni e mutamenti nella società e nell’ambiente. Proprio su questo aspetto è intervenuto il Presidente Strever nell’apertura dei lavori rendendo omaggio al “saper fare” delle donne, in grado di guardare lontano ricercando il giusto equilibrio tra problemi e prospettive.

Gli interventi successivi hanno restituito una fotografia sulla situazione dell’imprenditoria femminile regionale ed europea che pone l’Abruzzo tra le regioni con il più alto tasso di imprenditrici donne, prettamente di piccole e medie imprese, al 26% (6% in più rispetto alla media nazionale) e a livello europeo si è evidenziato che il 92% delle imprese coperte da finanziamenti europei è completamente all-male founding teams e solo il 30% delle start up è composto o fondato da donne. Dati che sicuramente rafforzano il fondamentale ruolo che sono chiamati a svolgere tutti gli attori istituzionali quali le Camere di Commercio, la rete Entreprise Europe Network ed il sistema di Eurochambres per guidare e sostenere le imprese femminili nel centrare obiettivi sempre più ambiziosi. A sostegno della tematica dell’inclusione femminile nelle imprese è stata annunciata una importante novità da Unioncamere Italia rappresentata dalla prossima certificazione della parità di genere come strumento per attestare la parità di genere all’interno di una azienda.

L’attenzione è stata posta anche su programmi di mobilità tra imprese e giovani laureati dell’area tramite la firma della Convenzione per il progetto “Western-Balkanship” tra il Segretariato generale dell’Iniziativa Adriatico Ionica, l’Ambasciatore Giovanni Castellaneta, ed il Segretario generale del Forum AIC, Michele De Vita.

Non sono mancate le testimonianze di imprenditrici donne che sanno coniugare impresa e relazioni umane e familiari di cui sono investite nella società. In quest’ottica è intervenuta la Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Chieti Pescara, Luciana Ferrone, dichiaratasi contraria a discorsi di genere all’interno del concetto di imprenditorialità: riconoscere alle donne parità di trattamento, pari possibilità di avere ruoli da leadership o di avanzamento di carriera non dovrebbe essere una pratica burocratica da adempiere. Ma la semplice normalità dal momento che la competenza non ha genere. Tuttavia, il problema principale risiede nell’equilibro delle donne divise tra vita familiare e lavorativa, una condizione che riflette la precarietà del lavoro femminile e le scelte legate alla maternità.

Sono stati, inoltre, previsti approfondimenti macroeconomici nell’area tramite gli interventi degli uffici Ice in Croazia, Bosnia e Slovenia durante i quali sono state illustrate le opportunità commerciali e di investimento per le aziende italiane in vari settori strategici nelle aree interessate.

Stress, apprensione, responsabilità, doppio ruolo di imprenditrici e madri… tutte cose che rendono la vita di una donna difficile e complicata, ma che conducono ad un viaggio ricco e avventuroso come quello raccontato alla chiusura del congresso da Terezina Orlic, ex Presidente della Camera dell’Economia di Dubrovnik e membro del Consiglio Direttivo del Forum AIC.

Sara Napoleone
Adoro fare lunghe passeggiate immersa nella natura perché come diceva Eddie Cantor mi permette di rallentare e godermi la vita perché andando veloce non è solo il panorama che perdo ma anche il senso di dove sto andando e perché.

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